Nessuno stravolgimento per la CRF450F in versione 2023: solo piccoli accorgimenti a telaio e sospensioni e qualche modifica al motore, che ora gode di un’erogazione della coppia mediamente più piena del 10%. Honda celebra l’anniversario del suo reparto corse con una livrea anni '80: sella blu, tabelle portanumero bianche, ruote e manubrio color oro, piastre forcella grigio scuro e grafiche dedicate sui convogliatori. In Italia la CRF450R 2023 verrà commercializzata solamente in questa livrea 50° anniversario.

Le modifiche al motore Unicam riguardano condotti di aspirazione più stretti, un corpo farfallato più piccolo (44 mm) e ridisegnato e una fasatura della distribuzione più racing, il tutto per aumentare la coppia disponibile. Il silenziatore di scarico è ora realizzato in un alluminio più resistente senza incidere sul peso. Aggiornata la rigidità del telaio, che ha richiesto l’adozione di una molla del mono più rigida e un’idraulica adeguata che dovrebbero migliorare il controllo e la precisione di guida anche sui tracciati più segnati.

Come va

Stefano Dami: "La Honda è la Honda: appena ci sali sei a casa, ha un’ottima triangolazione e una gran maneggevolezza; fantastico il telaio, che dà subito confidenza ed entra in curva col pensiero, e bello anche il motore che spinge subito ed è sempre rotondo e regolare, con una buona spinta anche in alto anche se magari non come Yamaha e KTM. La frizione a cavo, pur migliorata, non è ancora soddisfacente come quelle idrauliche.

A sporcare questo quadro idilliaco sono state nel corso del nostro test le sospensioni, in particolare il mono molto duro: con Andreani abbiamo provato a lungo a lavorare sui click e sul negativo senza però trovare una vera soluzione per queste condizioni e in pista la CRF saltava e spingeva parecchio. È vero che portare al limite un 450 su una pista bucata non è uno scherzo, ma stavolta la Honda non ci ha aiutato".

Pablo D’Aniello: "Come la 250, la CRF450R sempre avuto il suo punto di forza nella maneggevolezza. Qui le cose sono un po’ diverse, perché il telaio e l’ergonomia sono pazzeschi ma non mi sono trovato con le sospensioni, che in una pista così difficile facevano la differenza. Il motore ha una bella spinta a tutti i regimi, anche se non è il più performante".