Kawasaki KX 450

La verdona continua con la politica dei piccoli passi che l’ha contraddistinta dall’introduzione della piattaforma completamente nuova del 2019. Dopo gli aggiornamenti alla frizione, ai pistoni e al manubrio nel 2021, ci sono stati solo aggiornamenti grafici. Kawasaki non ha cambiato molto la sua ammiraglia da cross perché la KX450 è stata sempre in lotta per il titolo in AMA SX e in MXGP, ma la versione 2023 è comunque al quinto anno di sviluppo e sappiamo che Kawasaki sta lavorando dietro le quinte per presentare una moto tutta nuova come MY24.

Comunque sia, il suo bialbero da 449 cc, ha una potenza sufficiente per vedersela alla pari con le dirette avversarie, con anche la possibilità di variare la mappatura con tre spinotti. Confermatissimi il telaio perimetrale in alluminio e il reparto sospensioni, con la forcella Showa a molla da 49 mm e l'ammortizzatore sempre Showa che si è dimostrato in questi anni uno dei migliori della categoria.

Come va

Stefano Dami: "La KX450 è una moto molto stabile, sempre un po’ seduta sul posteriore come assetto, il che la rende sì maneggevole e precisa in ingresso curva, ma non così intuitiva come possono essere la Yamaha o la Honda. Anche la forcella è sostenuta ma si comporta meglio che sul 250, dove abbiamo faticato molto a farla lavorare; qui con le diverse inerzie del 450 ci è piaciuta di più.

Buono anche il motore, estremamente regolare. Il pacchetto verde è insomma molto competitivo, sicuramente un pacchetto da podio".

Pablo D’Aniello: "Piccola in sella, con un motore rotondo e una bella frizione, è una moto che ti rende le cose facili. Non ha quella dote in particolare che ti resti impressa, ma nemmeno veri difetti: omogenea, ben armonizzata, ha un bilanciamento un po’ diverso dalle altre giapponesi ma alla guida sa essere davvero efficace".