La YZ450F è l’unica vera novità giapponese del 2023.  L’intenzione era quella di renderla più potente, più leggera, più snella, con una migliore stabilità complessiva, e per farlo si è messo mano a ogni reparto.

La ciclistica vede un telaio a doppia trave in alluminio riprogettato e sospensioni KYB aggiornate, mentre il motore è profondamente rivisto nella termica, servita da un airbox maggiorato, e assistito da una nuova frizione con molla a diaframma, ormai lo standard di categoria (solo Honda ha mantenuto le classiche molle avvolte). Nuovo anche il cambio, che lavora con un sistema di controllo della trazione regolabile e un Launch Control System migliorato. Lato elettronico, si conferma l'app Power Tuner che però è ampiamente rivisitata per migliorare ancora le possibilità di personalizzazione del motore.

Impossibile infine non notare il nuovo, bellissimo layout più fluido ed ergonomico, con convogliatori finalmente strettissimi e una diversa triangolazione sella-manubrio-pedane.

Come va

Stefano Dami: "Tra le tante che hanno fatto un salto quest’anno è quella che lo ha fatto più grosso, a livello sia ciclistico che di motore. Appena ci sali ti trasmette un bel feeling ed è straordinariamente precisa, anche sul fondo particolarmente difficile di Ottobiano, viscido e bucato per la pioggia della notte precedente al test. In certi pezzi era l’unica che ti permetteva di guidare in piedi nei canali con facilità.

Molto migliorato anche il motore, ora estremamente rotondo ed elettrico ai bassi ma che continua a far paura agli alti, i 500 giri di allungo in più si sentono e a sensazione ha qualcosa in più di tutte le altre a livello di spinta. Peccato per la frizione a cavo, precisa ma che non è sicuramente la migliore per feeling e costanza sotto sforzo. In configurazione standard quest’anno direi che la YZ-F è una spanna sopra le altre".

Pablo D’Aniello: "Io sfioro il metro e 90 e di solito le moto da cross non sono fatte per le taglie XL, ma questa nasce già a posto per chi supera i 175 cm. La sella è più alta, le pedane sono più lontane e nel complesso è accogliente, anche grazie ai fianchi incredibilmente stretti rispetto alla precedente.

Ha una guidabilità davvero ottima e un avantreno da sogno, facile da mettere giù ma poi preciso in percorrenza. Se devo trovarle un difetto, la frizione a cavo resta meno efficace rispetto a quelle idrauliche, specie sulla distanza di una manche".