Moto
TM Racing EN 250Fi ES. Blu elettrico
il 25/03/2011 in Moto
Veloce come sempre, ma trattabile come non lo era mai stata. Costa 8.800 euro
Lanciata quasi di nascosto, la EN 250Fi
ES è arrivata a inizio 2010 ad affiancare la
duemmezzo a carburatore.
Da allora lo sviluppo è andato avanti
e così questa 2011 si presenta con la
testa fusa in conchiglia (sulla 2010 era in
terra). Carter accensione e frizione ora
G sono pressofusi. Rivista anche l'unica
mappatura inserita nella centralina, che è
comunque predisposta per tenerne dentro
due: una è quella di base appunto, da
cui si può poi partire per fare i propri esperimenti.
Per pistolare le mappe serve l'apposito
palmare. In pratica, consente di lavorare
su anticipo e miscela aria/benzina,
entro certi parametri, modificandone altri
in moto automatico per evitare che chi
si diletta a giocare al piccolo elettronico
combini disastri. Tra le sue tante funzioni,
la diagnosi per segnalare eventuali anomalie.
Lo strumento si collega alla moto
tramite un connettore, posto in posizione
comodissima: non c'è da svitare nemmeno
una vite. L'impianto per l'iniezione
elettronica è del tipo batteryless, come
sulle Cross. Così, chi vuole estirpare dalla
EN motorino d'avviamento e batteria, è
libero di farlo, ma sarebbe un peccato. La
moto in folle parte bene con il bottoncino,
a patto di dare un filo di gas. In marcia
ha bisogno di qualche giro in più, ma non
ha comunque problemi. Un sistema che
funziona. Insomma, il kick starter va tenuto
effettivamente solo per malaugurate
emergenze, visto che ha anche bisogno di
qualche pedata in più della norma. D'altra
parte, con l'avvento dell'iniezione, in fase
di mappatura bisogna decidere se si vuole
una moto che parta bene a pedale o con il
bottoncino, il cocktail perfetto per entrambi
è quasi impossibile da trovare.
Già che siamo in ballo con il discorso
dell'iniezione, approfondiamo alcuni
aspetti curiosi. Primo: se la fanno da soli
in TM. E non è da tutti. In azienda arrivano
le microfusioni del corpo farfallato da 44
mm, che vengono lavorate dai tecnici TM.
L'elettronica è dell'italiana Microtec, che si
relaziona direttamente con gli ingegneri
pesaresi. Non un anonimo giapponese
che dall'altra parte del mondo ti risponde
solo via mail, quindi, ma un rapporto più
intenso di collaborazione. E sì, in TM ci
tengono a farsi tutto da soli e fanno bene,
perché è la loro filosofia vincente, confermata
dalla cura artigianale nascosta in
ogni pertugio della 250Fi. Magari non ha
quei carter alettati ricavati dal pieno delle
450 che fanno ancora di più factory, ma è
proprio curata. E questa non è una novità.
La notizia vera, invece, è il salto generazionale
di questa duemmezzo, nonostante
la diretta discendenza dalla 2009 a carburatore.
Rispetto a questa, il bialbero è
stato modificato soprattutto nella camera
di scoppio, del tutto rivista nei flussi per le
diverse esigenze dell'iniezione. Si è lavorato
anche sul telaio, modificato negli ancoraggi.
Il resto della moto è un sano uso
di componenti per lo più made in Italy: il
risultato è una bella motina, che costa
8.800 euro. Nemmeno una follia.
LA MOTO DEI DUE MONDI
Il mondo è spaccato in due: da una parte ci sono le Enduro vere, fatte apposta per le mulattiere. Dall'altra le Cross con i fari jap, imbattibili in fettucciato. In mezzo c'è questa TM 2011, la sintesi. Leggera e ben assettata su sospensioni né flaccide né dure, ma non così rigida da risultare fastidiosa. Dotata di motore sì, ma senza essere cattiva come le solite Tutto Motore. Ecco, questa EN 250 Fi prende le distanze dalla sorella da Cross: diverse le camme, le mappature, lo scarico e i rapporti del cambio, le tarature delle sospensioni, uguale invece il serbatoio stretto, bello da stringere tra le gambe. Sulla MX è nero, mentre sulla EN è giustamente trasparente. Che così non c'è nemmeno da mettere il rubinetto. Se c'è la benzina si vede, se manca si rabbocca. Ergonomia snella come su una Cross, quindi, ma alla fine non manca niente per fare Enduro. La cosa che colpisce di più, pronti via, è l'approccio user friendly, fin da quando ci poggi il sedere su quella sella non troppo molle da affondarci, ma nemmeno troppo dura da spaccarti in due. Manubrio e pedane ok, come tutti i comandi. Bene.
NON TI STANCA
La blu è istintiva anche una volta in movimento. È maneggevole: nelle curve strette con canale si inserisce senza forzature. Convince anche la stabilità nei tratti veloci pietrosi, dove va via dritta senza sbacchettare. Mettiamoci anche un motore che, per una volta, non è il solito bombardone: con l'arrivo dell'iniezione il 250 ha perso qualche cavallo e ora non è più al top con KTM e Suzuki, ma va bene così. Intendiamoci, non è che vada piano. L'erogazione è davvero lineare, una coppia elettrica che sale graduale, senza incertezze e senza dare la botta che scompensa l'assetto. Gas in mano, pieno controllo, trazione. Diventa difficile mettere in crisi il posteriore. Ma il bialbero di Pesaro sfodera un'altra dote, spesso sconosciuta agli altri motori a iniezione: l'allungo. Una volta arrivato al picco di potenza, mantiene una buona spinta senza scontarsi col limitatore. Dove le altre tagliano, lei va avanti, magari per quei preziosi 5 metri che mancano per arrivare alla curva senza dare la marcia… e senza turbare l'assetto. Con una moto così diventa difficile anche sbagliare e ci si affatica meno. E lo vedo. Lo vedo il nostro Angelo Maggi, che oggi bisogna sparargli per tirarlo giù dalla moto. Prova e riprova, con gusto. Si aggiusta le sospensioni. La forcella è la Marzocchi da 50, quella buona con le cartucce interne, sostiene bene. Solo nella prima parte affonda un filo e questo addirittura aiuta l'inserimento, per contro nelle frenate violente la moto tende un filino a chiudere, oppure a scaricare un po' troppo il posteriore, che rimane alto e nelle staccate bucate saltella. Ma è più colpa del mono Sachs… La forcella è infatti una buona base su cui lavorare per andare a correrci, mentre cambiare un mono non è un dramma (c'è già l'Ohlins optional a 150 euro). Intuitiva, competitiva questa TM. Non vibra nemmeno. A microfoni spenti, Angelo si lascia scappare un commento proibito: "Con le plastiche rosse potresti quasi scambiarla per un CRF". Magari i Serafini si arrabbieranno, chi lo sa, secondo noi è un complimento.
TM Fi 250 ES
PREZZO 8.800,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole in titanio, Euro3
Alesaggio e corsa 77 x 53,6 mm
Cilindrata 249,5 cc
Rapp. di compressione n.d.
Centralina 1 mappatura inserita, predisposizione per 2
Alimentazione iniezione elettronica, corpo farfallato TM Racing da 44 mm
Avviamento elettrico e a pedale
TRASMISSIONE
Finale a catena 13/53
Cambio a 6 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio monotrave in acciaio in tubi
Forcella Marzocchi USD da 50 mm, escursione 300 mm
Ammortizzatore Sachs, escursione 320 mm
Pneumatici ant. 90/90x21" post. 120/90x18"
Freni ant. 270 mm - post. 245 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.490 mm
Altezza sella 975 mm
Altezza min. da terra 370 mm
Capacità serbatoio 8,2 litri
Peso rilevato 110,2 kg senza benzina (52,3 ant./57,9 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 32,17 CV a 10.000 giri
Coppia 24,76 Nm a 7.500 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 1.250 gr con sostituz. filtro, sostituz. dopo ogni gara. Uso hobby ogni 3/4 uscite
Filtro aria pulizia dopo ogni uscita
Pistone: 100 ore uso hobby - 40 ore uso Pro
Valvole regolaz.: ogni 60 ore uso hobby - ogni gara uso Pro
LA MOTO DEI DUE MONDI
Il mondo è spaccato in due: da una parte ci sono le Enduro vere, fatte apposta per le mulattiere. Dall'altra le Cross con i fari jap, imbattibili in fettucciato. In mezzo c'è questa TM 2011, la sintesi. Leggera e ben assettata su sospensioni né flaccide né dure, ma non così rigida da risultare fastidiosa. Dotata di motore sì, ma senza essere cattiva come le solite Tutto Motore. Ecco, questa EN 250 Fi prende le distanze dalla sorella da Cross: diverse le camme, le mappature, lo scarico e i rapporti del cambio, le tarature delle sospensioni, uguale invece il serbatoio stretto, bello da stringere tra le gambe. Sulla MX è nero, mentre sulla EN è giustamente trasparente. Che così non c'è nemmeno da mettere il rubinetto. Se c'è la benzina si vede, se manca si rabbocca. Ergonomia snella come su una Cross, quindi, ma alla fine non manca niente per fare Enduro. La cosa che colpisce di più, pronti via, è l'approccio user friendly, fin da quando ci poggi il sedere su quella sella non troppo molle da affondarci, ma nemmeno troppo dura da spaccarti in due. Manubrio e pedane ok, come tutti i comandi. Bene.
NON TI STANCA
La blu è istintiva anche una volta in movimento. È maneggevole: nelle curve strette con canale si inserisce senza forzature. Convince anche la stabilità nei tratti veloci pietrosi, dove va via dritta senza sbacchettare. Mettiamoci anche un motore che, per una volta, non è il solito bombardone: con l'arrivo dell'iniezione il 250 ha perso qualche cavallo e ora non è più al top con KTM e Suzuki, ma va bene così. Intendiamoci, non è che vada piano. L'erogazione è davvero lineare, una coppia elettrica che sale graduale, senza incertezze e senza dare la botta che scompensa l'assetto. Gas in mano, pieno controllo, trazione. Diventa difficile mettere in crisi il posteriore. Ma il bialbero di Pesaro sfodera un'altra dote, spesso sconosciuta agli altri motori a iniezione: l'allungo. Una volta arrivato al picco di potenza, mantiene una buona spinta senza scontarsi col limitatore. Dove le altre tagliano, lei va avanti, magari per quei preziosi 5 metri che mancano per arrivare alla curva senza dare la marcia… e senza turbare l'assetto. Con una moto così diventa difficile anche sbagliare e ci si affatica meno. E lo vedo. Lo vedo il nostro Angelo Maggi, che oggi bisogna sparargli per tirarlo giù dalla moto. Prova e riprova, con gusto. Si aggiusta le sospensioni. La forcella è la Marzocchi da 50, quella buona con le cartucce interne, sostiene bene. Solo nella prima parte affonda un filo e questo addirittura aiuta l'inserimento, per contro nelle frenate violente la moto tende un filino a chiudere, oppure a scaricare un po' troppo il posteriore, che rimane alto e nelle staccate bucate saltella. Ma è più colpa del mono Sachs… La forcella è infatti una buona base su cui lavorare per andare a correrci, mentre cambiare un mono non è un dramma (c'è già l'Ohlins optional a 150 euro). Intuitiva, competitiva questa TM. Non vibra nemmeno. A microfoni spenti, Angelo si lascia scappare un commento proibito: "Con le plastiche rosse potresti quasi scambiarla per un CRF". Magari i Serafini si arrabbieranno, chi lo sa, secondo noi è un complimento.
TM Fi 250 ES
PREZZO 8.800,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole in titanio, Euro3
Alesaggio e corsa 77 x 53,6 mm
Cilindrata 249,5 cc
Rapp. di compressione n.d.
Centralina 1 mappatura inserita, predisposizione per 2
Alimentazione iniezione elettronica, corpo farfallato TM Racing da 44 mm
Avviamento elettrico e a pedale
TRASMISSIONE
Finale a catena 13/53
Cambio a 6 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio monotrave in acciaio in tubi
Forcella Marzocchi USD da 50 mm, escursione 300 mm
Ammortizzatore Sachs, escursione 320 mm
Pneumatici ant. 90/90x21" post. 120/90x18"
Freni ant. 270 mm - post. 245 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.490 mm
Altezza sella 975 mm
Altezza min. da terra 370 mm
Capacità serbatoio 8,2 litri
Peso rilevato 110,2 kg senza benzina (52,3 ant./57,9 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 32,17 CV a 10.000 giri
Coppia 24,76 Nm a 7.500 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 1.250 gr con sostituz. filtro, sostituz. dopo ogni gara. Uso hobby ogni 3/4 uscite
Filtro aria pulizia dopo ogni uscita
Pistone: 100 ore uso hobby - 40 ore uso Pro
Valvole regolaz.: ogni 60 ore uso hobby - ogni gara uso Pro
TM Racing EN 250Fi ES. Blu elettrico
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