Moto
Test HM Honda CRE F 500R Ahola. L'ultima rossa di Mika
il 23/12/2011 in Moto
Quei 30cc in più incrinano il magico equilibrio della CRF. E così sulla 480 di Ahola si è lavorato... per farla assomigliare a una 450

Il numero 20 ormai è un marchio di
fabbrica. Sulla tabella gialla, però,
è una novità. In questo 2011 Mika
Ahola ha vinto l'ultimo mondiale
che gli mancava, quello della E3, e ci
è riuscito anche grazie a questa CRE F
500R, quella che sarà ricordata come l'ultima Honda di Ahola prima del clamoroso passaggio alla spagnola Jotagas.
Nella sostanza, è una CRF 450 endurizzata e maggiorata con un kit Vertex da 480 cc. Sembrerà strano, ma gli uomini del Jolly Racing il lavoro più difficile lo hanno fatto sulle mappature della centralina, per renderla più dolce. La frizione? Una Rekluse abbinata a un comando idraulico Magura: la campana è in ergal e il carter è maggiorato per contenere più olio. Ogni lavoro è stato fatto per adattare i cromosomi di una moto da Cross all'Enduro. Così, se dopo mille esperimenti l'albero motore è rimasto quello di serie, tutto l'impianto di raffreddamento è invece stato maggiorato, dalla pompa ai radiatori GMX con tappo da 1.8 bar. Preparazione della testa a parte, a livello di termica si è lavorato solo sullo spessore delle guarnizioni "basamento - testa - cilindro", così da variare il rapporto di compressione. Sul fronte della ciclistica le piastre di sterzo Geco ricavate dal pieno (quella superiore è senza silentblock) stringono una forcella Kayaba ufficiale da 48 mm. ll mono, sempre Kayaba Factory.
Il nostro tester Angelo Maggi non ha dubbi: "Quei 30 cc in più cambiano parecchio il carattere della Honda, perché ai bassi regimi quando 'attacca' è molto spigolosa. Tutto il lavoro della squadra è servito per limitare questo fenomeno. Nonostante la minima differenza di cubatura, anche a livello di inerzia le masse maggiori tendono ad appesantire un po' la moto. Rispetto alle sue Honda degli anni passati, qui Mika usa un setting di sospensioni più duro. L'anteriore è molto caricato, per cui la moto rimane alta davanti. Ma viene alzato un po' anche il posteriore (usando un leveraggio del 2010), proprio per cercare di caricare il davanti e recuperare un po' di agilità in inserimento di curva. La sospensione anteriore così alta va bene, assorbe tanto nei tratti bastardi, ma bisogna abituarsi a guidare in questo modo. Nonostante tutte le modifiche, infatti, l'inserimento rimane un po' più ostico rispetto alle 'solite' Honda di Ahola degli anni scorsi. Questa 480 è meno immediata, anche a causa della sella più alta di 15 mm". L'impressione è che, per il team e per Mika, addomesticare la E3 sia stata l'impresa più difficile degli ultimi anni.
Nella sostanza, è una CRF 450 endurizzata e maggiorata con un kit Vertex da 480 cc. Sembrerà strano, ma gli uomini del Jolly Racing il lavoro più difficile lo hanno fatto sulle mappature della centralina, per renderla più dolce. La frizione? Una Rekluse abbinata a un comando idraulico Magura: la campana è in ergal e il carter è maggiorato per contenere più olio. Ogni lavoro è stato fatto per adattare i cromosomi di una moto da Cross all'Enduro. Così, se dopo mille esperimenti l'albero motore è rimasto quello di serie, tutto l'impianto di raffreddamento è invece stato maggiorato, dalla pompa ai radiatori GMX con tappo da 1.8 bar. Preparazione della testa a parte, a livello di termica si è lavorato solo sullo spessore delle guarnizioni "basamento - testa - cilindro", così da variare il rapporto di compressione. Sul fronte della ciclistica le piastre di sterzo Geco ricavate dal pieno (quella superiore è senza silentblock) stringono una forcella Kayaba ufficiale da 48 mm. ll mono, sempre Kayaba Factory.
Il nostro tester Angelo Maggi non ha dubbi: "Quei 30 cc in più cambiano parecchio il carattere della Honda, perché ai bassi regimi quando 'attacca' è molto spigolosa. Tutto il lavoro della squadra è servito per limitare questo fenomeno. Nonostante la minima differenza di cubatura, anche a livello di inerzia le masse maggiori tendono ad appesantire un po' la moto. Rispetto alle sue Honda degli anni passati, qui Mika usa un setting di sospensioni più duro. L'anteriore è molto caricato, per cui la moto rimane alta davanti. Ma viene alzato un po' anche il posteriore (usando un leveraggio del 2010), proprio per cercare di caricare il davanti e recuperare un po' di agilità in inserimento di curva. La sospensione anteriore così alta va bene, assorbe tanto nei tratti bastardi, ma bisogna abituarsi a guidare in questo modo. Nonostante tutte le modifiche, infatti, l'inserimento rimane un po' più ostico rispetto alle 'solite' Honda di Ahola degli anni scorsi. Questa 480 è meno immediata, anche a causa della sella più alta di 15 mm". L'impressione è che, per il team e per Mika, addomesticare la E3 sia stata l'impresa più difficile degli ultimi anni.
Test HM Honda CRE F 500R Ahola. L'ultima rossa di Mika
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