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Test Husaberg FE 450 - Pierre Renet. L'alternativa
il 09/02/2012 in Moto
Incredibilmente è stata la prima 450 nella classifica finale del Mondiale E2
Quest'anno nel Mondiale E2 è successa una cosa strana. Nei
primi tre posti finali non c'è nemmeno
una 450. Solo un anno prima, lo stellare
duello tra Mika Ahola e Ivan Cervantes ci
aveva fatto capire che l'unica moto per
poter vincere in quella classe era la 450.
Solo un anno dopo quel fantastico duello, sul podio finale non c'è
nemmeno una 450. La prima 450 è quarta in classifica ed è la Husaberg FE di
Pierre Renet, che abbiamo voluto testare per voi.
La Husaberg 450 di Renet, sospensioni
a parte, è una moto davvero standard, se si tralascia
qualche ovvio accorgimento. Come al reparto freni: dietro
rimane tutto standard, mentre davanti fa bella mostra
un'aggressiva pinza Brembo Racing, modificato anche il
disco marchiato KTM, dal profilo classico. Il motore rimane
standard a parte l'aspirazione, ora più grande, e lo scarico
Akrapovic in titanio. Ufficiali la forcella WP da 52 mm,
stretta da piastre X-Trig, e il mono WP Trax.
Rispetto alle rivali che l'hanno preceduta nella classifica mondiale, l'Husqvarna TE 310 di Antoine Meo,
la KTM 350 EXC-F di Cristobal Guerrero e la Gas Gas EC 250 di Ivan Cervantes, la Husaberg 450 si
porti dietro quell'atteggiamento di pesantezza maggiore dovuto anche al semplice fatto di essere
quella con la cilindrata più grande.
Ci vuole forza fisica per fare il tempo,
visto che il peso percepito è maggiore e le masse volaniche
in ballo sono giocoforza più elevate. È una moto
che, rispetto alle altre, non aiuta il pilota a risparmiare
energia e a semplificargli la vita. Il motore c'è, ai bassi è
corposo e molto più pieno rispetto alla concorrenza. Con
le sospensioni ufficiali WP sparisce quella sensazione di
"avantreno a scomparsa" che caratterizza un po' la moto
di serie, ma in curva si continua a fare un po' di fatica a girare
e questo, probabilmente, dipende proprio dalla geometria
del telaio. Mollare il gas, staccare e buttarla dentro
la curva rimane, infatti, un'operazione più difficile rispetto
alle tre moto concorrenti, citate all'inizio. Il fatto è che Pierre Renet, nel corso
dell'ultimo mondiale, ci ha fatto delle Assolute, e questo dimostra
che l'elemento "abitudine e assuefazione" alla moto conta molto.
Test Husaberg FE 450 - Pierre Renet. L'alternativa
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