Moto
Yamaha YZ 450F SM. Ready to slick
il 14/05/2012 in Moto
Solo 39 esemplari per la bella Supermotard che Yamaha Italia ha derivato dalla YZ 2012. Un mezzo facile e già competitivo grazie all'equilibrio di base e alla componentistica top
E' stata la sorpresa dell'inverno scorso. Una moto nuova, bella, potente, ben fatta e veloce, ecco la nuova YZ 450F SM, rocambolescamente
uscita dal cilindro di mamma Yamaha (Italia).
ITALIANS DO IT BETTER
A Gerno di Lesmo si sviluppano progetti originali e si mettono a punto la Yamaha M1 di Lorenzo e le Superbike. Capacità tecniche che fanno comodo, quando decidi di ingentilire una cattivissima moto da Cross. E dato che nella gamma dei tre diapason una Motard "giusta" mancava, gli uomini Yamaha Italia hanno pensato di prendere la ciambella e farci un buco a forma di slick. Le qualità della base di partenza, l'arcinota 450 con la testa "girata" di James Stewart, non si discutono. E gli ingredienti aggiunti alla lista sono da urlo: sospensioni Öhlins messe a punto da Andreani (che le ha accorciate e ne ha cambiato molle e idraulica), piedino radiale ricavato dal pieno che àncora una pinza Brembo a quattro pistoncini - sempre ricavata dal pieno - una pompa Brembo radiale forgiata e nuove leve. Aggiungiamo poi un disco Braking Wave da 310 mm, la frizione antisaltellamento STM e nuova rapportatura (pignone da 14 e corona da 46) by Carat. Meritano un capitolo a parte le ruote, composte sempre da Carat a partire da mozzi ricavati da un blocco di ergal, canali Excel e raggi Alpina (3,50x16,5 anteriore e 5,00x17 posteriore) con sistema tubeless STS. Agitare, guarnire con parafango e paramani Acerbis e il gioco è fatto. O meglio: il gioco è pronto, prontissimo.
Torniamo quindi al nostro test: il motore si avvia facilmente, e i primi scoppi denunciano subito l'atipico posizionamento dell'aspirazione dietro il cannotto e dello scarico sotto la sella. La spinta è quella che conosciamo della YZ: esplosiva ai bassi, ma estremamente lineare nel resto del range. Proprio un lieve on/off ai bassi regimi è l'unico vero neo che abbiamo trovato: poco avvertibile nell'utilizzo crossistico, qui invita (benché si tratti di poco più che un fastidio) a usare una marcia in meno per tenere il motore lontano dalla zona "sporca". Per il resto, la potenza è sempre tanta, ma la grande pulizia dell'erogazione aiut a molto nel controllo della moto; senza contare che, per "cucirsi addosso" il motore, è sempre possibile ricorrere al Power Tuner specifico fornito con la moto.
Quanto alla ciclistica, la YZ 450F SM fa godere. La sua dote più evidente è la maneggevolezza: grandissima, senza mai diventare eccessiva. Bastano i proverbiali due giri, anche con l'incerto grip della pista sottozero, per sentirsi abbastanza in confidenza da mettersi a fare i numeri. L'antisaltellamento è preciso nel mantenere l'assetto in staccata e le sospensioni, dopo la "cura" Andreani, sono semplicemente perfette. Good job!
SUBITO COMPETITIVA
La YZ 450F SM è, insomma, una moto davvero efficace e già competitiva. Anche se l'abbiamo già verificata altre volte, non smette mai di sorprendere la versatilità delle off-road giapponesi, sulle quali bastano inter venti limitati per adattarle all'uso su asfalto. Vero è che in Yamaha Italia non hanno certo lesinato sulla componentistica, ma se la base di partenza non è globalmente più che a posto, un cambiamento di utilizzo così radicale genera sempre grattacapi ai progettisti e ai piloti.
Il progetto YZ 2010 (il primo my con la termica "rovesciata"), invece, nato con l'obiettivo di accentrare le masse per incrementare la maneggevolezza, si rivela efficace anche per il Motard: la moto non è mai nervosa e il controllo della derapata è sempre agevole. Così come è facile uscire forte dalle curve a patto, come si è detto, di usare un po' di più le marce basse in modo da sfruttare la zona di miglior erogazione del motore, cioè i medio-alti regimi, dove spinge forte ma senza quelle botte di cattiveria capaci di mandare in crisi le coperture.
Sono solo 39 le SM che Yamaha Italia metterà sul mercato a 10.990 euro. Nel prezzo è compresa l'iscrizione alla nostra Yamaha Supermoto Cup (www.xoffroad.it/ supermoto), il trofeo monomarca che - dal 2012 - affianca quelli riservati a Husqvarna e Dunlop. I posti disponibili in griglia, però, sono solo 32, quindi... bando agli indugi!
ITALIANS DO IT BETTER
A Gerno di Lesmo si sviluppano progetti originali e si mettono a punto la Yamaha M1 di Lorenzo e le Superbike. Capacità tecniche che fanno comodo, quando decidi di ingentilire una cattivissima moto da Cross. E dato che nella gamma dei tre diapason una Motard "giusta" mancava, gli uomini Yamaha Italia hanno pensato di prendere la ciambella e farci un buco a forma di slick. Le qualità della base di partenza, l'arcinota 450 con la testa "girata" di James Stewart, non si discutono. E gli ingredienti aggiunti alla lista sono da urlo: sospensioni Öhlins messe a punto da Andreani (che le ha accorciate e ne ha cambiato molle e idraulica), piedino radiale ricavato dal pieno che àncora una pinza Brembo a quattro pistoncini - sempre ricavata dal pieno - una pompa Brembo radiale forgiata e nuove leve. Aggiungiamo poi un disco Braking Wave da 310 mm, la frizione antisaltellamento STM e nuova rapportatura (pignone da 14 e corona da 46) by Carat. Meritano un capitolo a parte le ruote, composte sempre da Carat a partire da mozzi ricavati da un blocco di ergal, canali Excel e raggi Alpina (3,50x16,5 anteriore e 5,00x17 posteriore) con sistema tubeless STS. Agitare, guarnire con parafango e paramani Acerbis e il gioco è fatto. O meglio: il gioco è pronto, prontissimo.
Torniamo quindi al nostro test: il motore si avvia facilmente, e i primi scoppi denunciano subito l'atipico posizionamento dell'aspirazione dietro il cannotto e dello scarico sotto la sella. La spinta è quella che conosciamo della YZ: esplosiva ai bassi, ma estremamente lineare nel resto del range. Proprio un lieve on/off ai bassi regimi è l'unico vero neo che abbiamo trovato: poco avvertibile nell'utilizzo crossistico, qui invita (benché si tratti di poco più che un fastidio) a usare una marcia in meno per tenere il motore lontano dalla zona "sporca". Per il resto, la potenza è sempre tanta, ma la grande pulizia dell'erogazione aiut a molto nel controllo della moto; senza contare che, per "cucirsi addosso" il motore, è sempre possibile ricorrere al Power Tuner specifico fornito con la moto.
Quanto alla ciclistica, la YZ 450F SM fa godere. La sua dote più evidente è la maneggevolezza: grandissima, senza mai diventare eccessiva. Bastano i proverbiali due giri, anche con l'incerto grip della pista sottozero, per sentirsi abbastanza in confidenza da mettersi a fare i numeri. L'antisaltellamento è preciso nel mantenere l'assetto in staccata e le sospensioni, dopo la "cura" Andreani, sono semplicemente perfette. Good job!
SUBITO COMPETITIVA
La YZ 450F SM è, insomma, una moto davvero efficace e già competitiva. Anche se l'abbiamo già verificata altre volte, non smette mai di sorprendere la versatilità delle off-road giapponesi, sulle quali bastano inter venti limitati per adattarle all'uso su asfalto. Vero è che in Yamaha Italia non hanno certo lesinato sulla componentistica, ma se la base di partenza non è globalmente più che a posto, un cambiamento di utilizzo così radicale genera sempre grattacapi ai progettisti e ai piloti.
Il progetto YZ 2010 (il primo my con la termica "rovesciata"), invece, nato con l'obiettivo di accentrare le masse per incrementare la maneggevolezza, si rivela efficace anche per il Motard: la moto non è mai nervosa e il controllo della derapata è sempre agevole. Così come è facile uscire forte dalle curve a patto, come si è detto, di usare un po' di più le marce basse in modo da sfruttare la zona di miglior erogazione del motore, cioè i medio-alti regimi, dove spinge forte ma senza quelle botte di cattiveria capaci di mandare in crisi le coperture.
Sono solo 39 le SM che Yamaha Italia metterà sul mercato a 10.990 euro. Nel prezzo è compresa l'iscrizione alla nostra Yamaha Supermoto Cup (www.xoffroad.it/ supermoto), il trofeo monomarca che - dal 2012 - affianca quelli riservati a Husqvarna e Dunlop. I posti disponibili in griglia, però, sono solo 32, quindi... bando agli indugi!
Yamaha YZ 450F SM. Ready to slick
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