Enduro
Rally Oilibya Maroc 2012. Cyril Despres vince il Rally del Marocco
il 21/10/2012 in Enduro
Sul podio finale anche Joan Barreda e Francisco "Chaleco" Lopez. L'ultima vittoria di tappa a Helder Rodrigues

Helder Rodrigues ha concluso con una vittoria, lo stesso "strillo" utilizzato il 15 ottobre per la prima pagina del Rally del Marocco, edizione straordinaria 2012. Quel giorno il portoghese vinse è regalò al Team HRC il successo nella Speciale di apertura, coincidente con il troppo a lungo atteso rientro della Honda. Al secondo posto Juan Pedrero, portatore d'acqua di Marc Coma, che archivia una gara sfortunata, iniziata con una caduta, proseguita con l'infortunio del "Maestro" e rifinita con una penalità per salto di waypoint. E terzo, finalmente, Cyril Despres, che ha vinto la seconda tappa ma che poi non ha fatto niente di davvero eccezionale nei giorni che sono seguiti, se non riprendere la leadership al termine della quarta tappa e conservarla fino all'ultimo traguardo, e dimostrare di saper anche… sbagliare. Anche lui, quattro Dakar all'attivo ed una stagione dedicata più agli show che al cronometro. Ma questa è la storia, nella quale è scritto che non ci sono vincitori di Rally scelti a caso… dal caso. Rodrigues ha vinto a "manetta", Pedrero allo stesso modo è stato veloce quasi quanto il vincitore, e Depres ha sfruttato da "maestro" la posizione di partenza, scorrendo la pista al riparo dai rischi e rimanendo perfettamente sintonizzato sull'obiettivo finale.
Il Rally si conclude con la vittoria di Cyril Despres, e compone un podio sul quale si materializzano tre diversi tipi di certezze. La vecchia, originaria certezza della forza di un fuoriclasse come Cyril Despres, la nuova certezza rappresentata dall'efficacia del nome nuovo dei Grandi Rally, Joan Barreda, e la rassicurante certezza della ritrovata, piena competitività di Francisco Lopez. Con il terzo posto in Marocco il Pilota Bordone-Ferrari Racing Team chiude, e si direbbe definitivamente, un ciclo difficile iniziato con l'incidente del Tunisia 2011, e si proietta tra i grandi favoriti della Dakar peruviana e argentina, ma soprattutto cilena. Sotto ogni aspetto è un podio che da lustro e prestigio alla disciplina, e che scontenta un poco, forse, solo Honda, illusoriamente ad un passo da un sensazionale colpo di scena globale, che però non è più di questi tempi, ma che ripropone intatto il valore dell'impegno di una grande Casa.
Unico partecipante italiano al Rally del Marocco, Alessandro Botturi ha interpretato la sua parte in modo eccellente. Il Pilota Bordone-Ferrari non aveva nessun obiettivo legato al risultato, e non è stato perfettamente assistito dalla fortuna. In due occasioni Botturi ha fatto più di quanto richiesto dal corso di apprendistato a cui si è sottoposto, conducendo un'intera tappa nel plotone di testa e incaricandosi della navigazione, e sapendo controllare un lungo finale di tappa quando un malfunzionamento della forcella della sua moto lo ha messo in condizioni di rischiare molto. L'unico italiano in gara, nono nell'ultima tappa e dodicesimo in classifica generale, è ormai da considerare anche come il migliore italiano in prospettiva Dakar.
Classifica sesta tappa
1, Helder Rodrigues, Portugal, Honda, 1 hour 50.50
2, Juan Pedrero, Spain, KTM at 0.19
3, Cyril Despres, France, KTM at 0.27
4, Sam Sunderland, Britain, Honda, at 1.12
5, Paolo Goncalves, Portugal Husqvarna, at 1.20
...
7, Chaleco Lopez, Chile, KTM at 2.59
...
9, Alessandro Botturi, Italy at 4.43
Classifica finale
1, Despres, KTM 17 hours 58.36
2, Joan Barreda, Spain, Husqvarna, at 6.52
3, Lopez, Chile at 34.28
4, Frans Verhoeven, Netherlands, Yamaha at 40.42
5, Goncalves at 43.52
...
12, Botturi at 1:28.17
Il Rally si conclude con la vittoria di Cyril Despres, e compone un podio sul quale si materializzano tre diversi tipi di certezze. La vecchia, originaria certezza della forza di un fuoriclasse come Cyril Despres, la nuova certezza rappresentata dall'efficacia del nome nuovo dei Grandi Rally, Joan Barreda, e la rassicurante certezza della ritrovata, piena competitività di Francisco Lopez. Con il terzo posto in Marocco il Pilota Bordone-Ferrari Racing Team chiude, e si direbbe definitivamente, un ciclo difficile iniziato con l'incidente del Tunisia 2011, e si proietta tra i grandi favoriti della Dakar peruviana e argentina, ma soprattutto cilena. Sotto ogni aspetto è un podio che da lustro e prestigio alla disciplina, e che scontenta un poco, forse, solo Honda, illusoriamente ad un passo da un sensazionale colpo di scena globale, che però non è più di questi tempi, ma che ripropone intatto il valore dell'impegno di una grande Casa.
Unico partecipante italiano al Rally del Marocco, Alessandro Botturi ha interpretato la sua parte in modo eccellente. Il Pilota Bordone-Ferrari non aveva nessun obiettivo legato al risultato, e non è stato perfettamente assistito dalla fortuna. In due occasioni Botturi ha fatto più di quanto richiesto dal corso di apprendistato a cui si è sottoposto, conducendo un'intera tappa nel plotone di testa e incaricandosi della navigazione, e sapendo controllare un lungo finale di tappa quando un malfunzionamento della forcella della sua moto lo ha messo in condizioni di rischiare molto. L'unico italiano in gara, nono nell'ultima tappa e dodicesimo in classifica generale, è ormai da considerare anche come il migliore italiano in prospettiva Dakar.
Classifica sesta tappa
1, Helder Rodrigues, Portugal, Honda, 1 hour 50.50
2, Juan Pedrero, Spain, KTM at 0.19
3, Cyril Despres, France, KTM at 0.27
4, Sam Sunderland, Britain, Honda, at 1.12
5, Paolo Goncalves, Portugal Husqvarna, at 1.20
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7, Chaleco Lopez, Chile, KTM at 2.59
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9, Alessandro Botturi, Italy at 4.43
Classifica finale
1, Despres, KTM 17 hours 58.36
2, Joan Barreda, Spain, Husqvarna, at 6.52
3, Lopez, Chile at 34.28
4, Frans Verhoeven, Netherlands, Yamaha at 40.42
5, Goncalves at 43.52
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12, Botturi at 1:28.17
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