Enduro
2023 Dakar Rally: Tiziano Internò, il sogno infranto
Tutta l'amarezza e la rabbia del pilota della Fantic, caduto nel corso della speciale della prima tappa e giunto al traguardo con una spalla lussata, un muscolo lesionato, una caviglia malconcia e botte in tutto il corpo....
Tutto questo che senso ha?
Lavorare un anno intero per poi vedere tutto sfumare al km 26 della prima Speciale. Nessun pericolo, nessuna distrazione, solo un sasso nascosto sotto la sabbia a bloccare la corsa della mia Piera con un impatto a 23G.
Volo di slancio atterrando su spalle e caviglie prima, casco e schiena poi….e booom luce spenta. Mi “sveglio” con accanto due medici ed un elicottero rispondendo animatamente in inglese quasi come se dentro di me ci fosse ancora un qualche software attivo.
Dopo “pochi minuti” i medici volano via ritenendomi in “forma”, ma al passaggio del primo concorrente capisco che qualcosa non torna… Arriva prima una BRX e poi un Audi…….ma le macchine non partivano più di un’ora dopo di me?!? Capisco di averla tirata forte e di essere stato “sveglio” un’ora senza Padrone di Casa.
Riparto…lotto con tutte le forze in una Speciale che, in condizioni normali, mi sarebbe piaciuta tantissimo…tutta sassi e passaggi trialistici.
Arrivo alla neutralizzazione, provo a ripartire dopo aver convinto i medici, ma al sopraggiungere dei primi camion abbandono la Speciale. Il terreno divelto e le mie forze ormai a zero mi costringono a tornare al Bivacco.
Una spalla lussata, un sovraspinato lesionato dell’altra, una caviglia malconcia e botte dappertutto…questo il bilancio della prima giornata.
Ritirato? Non voglio ancora pensarlo, provo a darmi 48 ore, giocando i due Jolly a disposizione, per poi provare a rientrare nella Tappa 4.
Beh, ma quindi che senso ha tutto questo? Nella buona e nella cattiva sorte continuo sempre e solo ad attribuirmi il 100% di responsabilità.
Quel sasso nascosto sotto la sabbia lo ha messo il mio inconscio per insegnarmi qualcosa, per portarmi (o costringermi) a vedere la Realtà da un’altra angolazione. Questa botta è una “carezza” dell’Universo per aiutarmi a capire una nota che, a quanto pare, avevo mal interpretato.
Ho messo cuore ed anima in questo progetto e vederlo sfumare così fa male…
A te che leggi vanno quindi le mie più sentite scuse…con la promessa che il Team di Rally POV si sta già reinventando per portare avanti il racconto di questa dannata, ma affascinante gara.
Mi dispiace…
Tiziano
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