Enduro
2023 Dakar Rally: Tiziano Internò... "C’est la Dakar"
Nonostante le fratture il pilota della Fantic ha provato a ripartire per affrontare la quarta tappa di questa Dakar 2023. Ma si è dovuto arrendere al dolore. L'appuntamento per lui è al prossimo anno
"C’est la Dakar
Ci ho provato, stamattina sono ripartito in sella alla Piera per affrontare la quarta tappa di questa dannata quanto affascinante gara.
Vestirsi e mettersi in sella è stata una delle sfide più difficili di questa Dakar, ma la realizzazione più pesante è stata vedere il fondo della speciale di oggi: sabbia bagnatissima, morbidissima…panna montata.
Parto insieme ad Alex Salvini che si dichiara mio “angelo custode”, ma dopo pochi km capiamo entrambi che il mio passo sfiora il ridicolo…sono passivo, non ho forza nelle braccia e non riesco ad alzarmi in piedi.
Anche Jader mi aspetta, mi guarda guidare e mi dice: <<ma tu, dove cazzzzz vuoi andare?>>, <alla fine della tappa!>> rispondo io!
La speciale tremenda: erba di cammello, dune, sabbia pesantissima, canali di gelato al limone alti 50cm e le macchine che arrivano a dilaniare ancor più la pista dopo 40km.
Guido seduto, incasso sulle spalle ogni buca passivamente, cado più di 30 volte inventandomi i modi più disparati per riuscire a rialzare la moto.
Mi pianto senza forze nei canali profondissimi scavati da auto, SSV e camion…sono ultimo? Inizio a sperare di esserlo!
Sono lento, soffro, non mi diverto, ma godo di un paesaggio surreale, forse tra i più belli mai visti qui in Arabia.
Colossali opere d’arte di pietra inserite, come se calate dall’alto, nella vastità del deserto.
Sul finale trovo Mike Wiedemann senza benzina…faccio due conti, non ne ho tanta visto che ne ho già data parecchia ad un Ufficialone pochi km prima, ma decido di provare.
Smonto il serbatoio posteriore e travaso 4 litri nella moto numero #91 con il patto che mi “tiri” fino alla neutralizzazione.
Dopo più di 6 ore arrivo così in compagnia di Mike alla neutralizzazione dei 200km…….
Non sono stanco, ma deluso si.
Capisco che non riuscirò mai a finire la Speciale e che, anche se eludessi il volere dei commissari di gara che mi invitano a fermarmi, mi troverei con il buio ad affrontare 50km di dune con discese dichiarate molto pericolose.
La decisione arriva in un misto tra serenità e tristezza: mi fermo qui.
Ho lavorato a questa Dakar 2023 dal primo giorno dopo il podio della scorsa edizione…mi sono allenato con metodo, ho cercato di lavorare sui miei punti deboli, ho testato e provato la mia Fantic per più di 2 settimane nel deserto come mai fatto prima, ma non è bastato.
Questa gara è complessa.
Riesce a regalarti l’impossibile, se tutto si allinea correttamente, così come riesce a toglierti tutto se anche solo il minimo dettaglio va storto.
Mi dispiace.
Mi dispiace per aver tradito la tua fiducia al km 26 della prima tappa e mi dispiace ancor più di averti illuso con questa ripartenza.
Volevo provarci, volevo credere che ci fosse ancora una possibilità per tornare a sognare insieme nelle Speciali di questo videogioco di avventura.
Da domani passerò definitamente il mio testimone di reporter a Jader, che continuerà a portarci in gara, mentre io penserò a riversare il massimo impegno per raccontarvi ogni retroscena del Bivacco e della Gara.
Rinnovo le mie scuse e ti prometto che l’anno prossimo tornerò più calmo e più focalizzato per salire insieme sul podio finale della Dakar 2024!"
Tiziano
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