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AMA SX: guarda un po', una Suzuki davanti a tutti…
Non succedeva da tempo di vedere una Suzuki comandare il gruppo. E’ successo a Detroit con Justin Bogle. Non male visto che guida una moto di quattro anni fa
Ammettiamolo, siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi quando sabato scorso, a Detroit, abbiamo visto Justin Bogle e la sua giallissima RMZ 450 del team "Twisted Tea Suzuki" prendere il comando della gara e mantenerlo per i primi tre giri.
Anche perché non ce ne sono molte di Suzuki in gara, anzi, non ce ne sono altre, oltre a quelle del Team Twisted Tea, di Justin Bogle e Brandon Hartranft.
Da quando la casa di Hamamatsu si è ritirata ufficialmente nel 2018, le RM-Z450 sono progressivamente scomparse dalla scena del SX. In pratica la stessa cosa che è successa in Europa con il ritiro del 2017, con le Suzuki che sono progressivamente sparite dalle griglie di partenza di MXGP, MX2, EMX e addirittura WMX.
Per cui, tanto di cappello per le prestazioni di Justin Bogle che ha chiuso 8° e Brandon Hartranf, 9°, e complimenti alla squadra che ha messo entrambe le moto in top ten. Potrebbe sembrare poca cosa, ma dobbiamo ricordare che il Team Twisted Tea lavora con lo stesso materiale utilizzato nel 2018, che ormai ha più di quattro anni e per il quale non ci sono stati sviluppi nel corso degli anni.
Resta da vedere se Suzuki nel prossimo futuro continuerà a deludere i suoi tifosi (e i suoi concessionari…), o se ritornerà sui suoi passi con delle novità tecniche per i prossimi modelli.
A meno che le scelte strategiche non siano quelle di un ritiro completo dal settore offroad.
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