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Motocross, Supercross, Supermotocross: dove stiamo andando?

Stefano Dami il 01/03/2023 in News
Motocross, Supercross, Supermotocross: dove stiamo andando?
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I promoter americani e quelli del WSX si fanno la guerra a suon di premi milionari, mentre nel Mondiale MXGP si paga per correre. Uno sguardo al futuro della specialità

In un'intervista effettuata in occasione dell'ultima gara dell’AMA Supercross di Arlington, Eli Tomac ha dichiarato che non è ancora arrivato il momento del ritiro e di aver prolungato il suo contratto con Star Racing Yamaha per tutto il campionato Outdoor e per le 3 gare conclusive del Supermotocross World Championship. Più di qualcuno si sarà chiesto: ma cos'è questo nuovo campionato del mondo SMX

Ve lo spieghiamo. Feld Motor Sports e MX Sports Pro Racing, i due promoter del campionato AMA Supercross e Motocross (il National, per capirci) hanno unito le forze per combattere l'arrivo del WSX, il campionato del mondo supercross diretto dal promoter SX Global, che ha la vera titolarità di campionato del mondo supercross in quanto è sotto l'egida della FIM e che nel 2022 ha incoronato il suo primo campione, Ken Roczen. 

Per il 2023 il WSX ha in programma 6 gare, si inizia già a Luglio in Inghilterra, poi Francia, Germania, sudest asiatico, Canada ed Australia. Il format già lo conosciamo, 10 team accreditati, 40 piloti divisi in 2 classi, ricchi montepremi e grandi aiuti economici ai team per trasferte e quant'altro. E copertura mediatica globale che ha garantito già nella prima edizione numeri importanti che hanno reso tutti contenti, i piloti in primis che hanno guadagnato molto bene, i team che hanno avuto ottimi riscontri e il pubblico che ha goduto di belle gare. 

I promoter americani, che si sono visti la terra crollare sotto i piedi, hanno pensato di reagire all'arrivo di questo nuovo campionato inventandosi il supermotocross, che si svolgerà una volta terminato l'AMA National.  

Il primo appuntamento sarà il Playoff1, Sabato 9 Settembre allo zMAX Dragway di Concord, nel North Carolina, a seguire il Playoff2 al Chicagoland Speedway di Joliet, in Illinois, il 16 Settembre. La finale invece avrà luogo Sabato 23 Settembre al Los Angeles Memorial Coliseum, che viene considerato il luogo più iconico legato al supercross americano, teatro di gare incredibili ed indimenticabili a cavallo tra gli anni 80 e 90. Tre sabati consecutivi di fuoco che andranno a decretare il campione del Supermotocross World Championship, che nonostante il nome, non ha la titolarità di "mondiale" in quanto non è sotto l'egida della FIM. 

Ma poco importa visto la posta in palio di 10 milioni di dollari, il più alto montepremi della storia per il nostro sport! Lo scopo è quello di offrire un prodotto ancora più appetibile e volto all’espansione verso un mercato globale, con un maggiore impatto su fans e sponso e tutte le case motociclistiche più importanti hanno già dato il loro appoggio e faranno competere i loro team factory, con i piloti migliori. 

L'entry list verrà stilata in base ad una somma di punteggi tra il campionato SX e quello National (che continueranno comunque a decretare il loro campione) che andranno a stilare una lista di 22 piloti per la classe 250 ed altrettanti per la classe 450

Le tre piste conclusive saranno qualcosa di molto tecnico e dovranno permettere ai piloti di sfidarsi su tracciati con caratteristiche  tecniche e sessioni scelte tra quanto di meglio offrono entrambe le specialità, Supercross e Motocross.  I punteggi, una volta concluso il National, ripartiranno da zero ed ogni gara di Playoff assegnerà un punteggio che, nella gara conclusiva di Los Angeles, sarà triplicato facendo diventare questo appuntamento una sorta di shootout che decreterà il campione, ricordando un po’ in questo la Monster Cup che assegnava un milione di dollari a chi riusciva a vincere le 3 finali di gara  (cosa riuscita a Villopoto nel 2011, Musquin nel 2017 e Tomac nel 2018). 

Motocross, Supercross, Supermotocross: dove stiamo andando?

Detto questo e spiegato a grandi linee cosa sono questi due campionati nati recentemente, rimane da analizzare se ha ancora importanza per i team e i piloti avere la titolarità di Campionato del Mondo per le gare a cui partecipano, o se è diventato più importante avere l'appoggio dei media, degli sponsor e dei numeri che sono in grado di fare questi nuovi eventi. E soprattutto dei soldi che vengono messi in palio, perché diciamocelo francamente, qui stiamo parlando di piloti professionisti e guadagnare bene è uno dei fattori fondamentali in un'attività lavorativa. 

Visto il numero di gare (31 tra Supercross, National, i 2 Playoff e la Finale di Los Angeles) e le concomitanze di date, difficilmente i piloti che si impegneranno in questo campionato potranno partecipare al WSX, andando a creare forse una problematica a quest'ultimo promoter per avere dei top rider, a meno che qualcuno di questi, come ha già fatto Roczen in passato, decidano di correre dall'altra parte andando magari anche contro le volontà dei propri team. E pensiamo più che altro ai piloti di metà classifica, che potrebbero intravedere la possibilità di lauti guadagni senza avere tra i piedi i vari Tomac, Sexton, Lawrence e compagnia bella. 

E poi c'è il campionato del mondo di Motocross, quello di Infront sports, che sembra estraneo a questa lotta ma che forse non lo è, perché se è vero che continua ad avere l'appoggio delle case ufficiali, forse non ha i favori di tutti gli addetti ai lavori. Perché ad oggi per il Mondiale MXGP non è previsto alcun montepremi per i piloti, che anzi sono obbligati a pagare una quota di iscrizione piuttosto alta per correre, mentre i costi per affrontare una stagione mondiale sono in continua ascesa, e le squadre private continuano a chiudere i battenti. 

Se è vero che i piloti factory sono stipendiati e non se la passano così male, per tutti gli altri la situazione è drammatica ed i cancelletti di partenza sono mezzi vuoti. Per quanto tempo ancora questa situazione potrà andare avanti? Se dovesse cominciare una migrazione di piloti verso i nuovi campionati alternativi, come si potrà correre ai ripari per ridare lustro e credibilità a quello che è sempre stato il vero Campionato del Mondo di Motocross?  

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