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AMA Supercross 2024 - San Diego: l'approfondimento di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 22/01/2024 in Supercross
AMA Supercross 2024 - San Diego: l'approfondimento di Stefano Dami
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Sorprese e cadute allo Snapdragon Stadium di San Diego dove si è festeggiato il 50° anniversario del campionato in una serata ancora una volta condizionata dalla pioggia. Analizziamo le vittorie di Aaron Plessinger e Nate Thrasher

50th Anniversary Day in San Diego! La terza prova dell'AMA Supercross 2024 coincide con la scelta di celebrare proprio in questa serata il cinquantesimo anno da quando è nato il supercross Usa, nel 1974. Davvero una grande occasione per lo Snapdragon Stadium e per San Diego, che ha ospitato la sua prima gara di supercross nel 1980 ed è stato teatro di sfide memorabili tra i più grandi campioni del passato, piloti che hanno scritto la storia dell'SX. Il tema speciale della serata è quindi stato proprio la celebrazione del passato, con tutti i team ed i piloti che si sono prodigati con grafiche ed abbigliamenti "retrò", dal fascino sempre intramontabile!

Il meteo continua a condizionare questa stagione. Le previsioni mettevano nuovamente pioggia, questa volta però dalla tarda serata del Sabato. Calcolando che i main event qui a San Diego si sarebbero corsi intorno alle ore 20, proprio nell'orario in cui avrebbe potuto cominciare a piovere più copiosamente, il rischio di correre un altra gara come San Francisco era più che concreta.

In realtà ha cominciato a piovere prima, già nel corso delle prove nel pomeriggio, che si svolgono su un terreno appesantito e molto scivoloso. La pioggia aumenta e così si decide di annullare la seconda entrata di prove ufficiali, andando direttamente al programma serale con le heat.

AMA Supercross 2024 - San Diego: l'approfondimento di Stefano Dami

C'è anche Jett Lawrence al via, e non è scontato visto che nel press day del venerdì il fuoriclasse australiano cade arrivando corto su un quadruplo e prendendo una bella botta ad un polso. Subito è addirittura circolata la voce di una probabile frattura allo scafoide, ma per fortuna non è stato così e Jett ha potuto correre regolarmente.

Le finali si corrono non nel fango di una settimana fa, ma comunque su un tracciato scivoloso, pieno di canali e con scarso grip. Difficile. Chiavi per fare una bella finale: partire davanti e non commettere errori.

Fanno bene solo la prima cosa Ken Roczen, Eli Tomac e Justin Cooper. Ma poi buttano via tutto con una caduta. In particolare Ken butta via una possibile vittoria verso metà gara, con una scivolata mentre si trovava saldamente in testa.

Chi riesce a fare bene entrambe le cose, e meglio degli altri, è Aaron Plessinger che sappiamo ami queste condizioni. Sfrutta le sue lunghe leve e la predisposizione ai canali ed al fango per conquistare la sua prima vittoria nella main class, superando anche i fantasmi di Detroit 2023! In quell'occasione cadde a meno di 2 giri dalla fine quando era saldamente in testa, qua mantiene alta la concentrazione e si prende oltre alla vittoria anche la tabella rossa di leader del campionato.

Cooper Webb regolare, trova una partenza nella top five e con un buon passo si porta quasi a ridosso del battistrada. Fa un pò tira e molla con il leader ma poi si accontenta del primo podio stagionale, anche perché trovare spazio per un sorpasso nella pista odierna non era facile e cambiare traiettoria voleva dire rischiare più del dovuto. Inoltre alla fine si trova davanti, doppiati, prima Tomac e dopo Sexton che a mio avviso non facilitano proprio del tutto il sorpasso di Webb.

Terzo un redivivo Justin Barcia che sfrutta appieno la situazione, ovvero la buona partenza e qualche errore altrui, per prendersi anche lui il primo podio stagionale. Al momento in 3 gare sono saliti sul podio 8 piloti diversi, questo rende bene l'idea del livello generale e di quanti piloti possano puntare al podio, ma anche di quanto il fango possa rimescolare le carte.

L'unico che è riuscito a salirci due volte è Chase Sexton, ma non qua. Il pilota KTM è finito a terra nelle fasi iniziali, insieme a Malcolm Stewart, ma poi ha rimontato bene fino alla settima posizione salvando il salvabile. Di più non si poteva fare, ed ora si trova in seconda posizione in campionato ad un solo punto da Plessinger, con Ktm che sorride di questa situazione.

Jett Lawrence azzarda la partenza nel main dal primo cancello stretto: scatta anche bene ma viene chiuso subito da Barcia, che lo stringe e lo costringe a chiudere il gas. Curva ultimo, ma almeno questo gli permette di evitare i vari mucchi del primo giro. Grande rimonta anche per lui, e gran duello finale con Anderson per la quarta piazza. Ha la meglio Jett, ma il duello dura anche dopo la bandiera a scacchi. Lawrence aspetta l'avversario per dirgli qualcosa, anche se non ho notato in gara nessun episodio particolare se non Jason che cerca in tutti i modi di difendere la posizione. Jett forse esagera con le parole, e con Anderson non puoi permetterti di prenderlo per la mentoniera del casco ed urlargli in faccia. Il pilota Kawasaki reagisce, e dopo qualche strattone finisce lì e se ne vanno entrambi. Jett è giovane, si fa prendere dalle emozioni di un'altra serata non facile (partita male già con la caduta del venerdì..) e forse sbaglia ad aspettare l'avversario in pista. Ma poi a bocce ferme chiede scusa, attraverso i social ma credo lo farà anche di persona con Jason.

A me piace Jett, non lo trovo né sbruffone, né altezzoso.. semplicemente un ragazzo che si gode il momento e quello che fa, e che sa di essere un fenomeno..e sfido chiunque a rimanere con i piedi per terra in queste condizioni! Si può sbagliare, l'importante è capirlo e chiedere scusa..e poi un pò di agonismo in questi termini non ha mai fatto male a nessuno! Abbiamo assistito a cose ben peggiori e si sa che quando l'adrenalina è alta non è facile controllarsi.

AMA Supercross 2024 - San Diego: l'approfondimento di Stefano Dami

Passiamo alla 250. Anche qua colpi di scena, il primo già in settimana con l'infortunio che mette fuori dai giochi Max Vohland. Scatta davanti RJ Hampshire, mentre Levi Kitchen spreca una buona partenza e cade quando è secondo e sembra anche averne di più del rivale (aveva già vinto la sua heat).

Hampshire domina la prima parte del main ma dopo la metà gara subisce il sorpasso di un Garrett Marchbanks davvero in grande serata, che rischia di conquistare la sua prima vittoria. Ma sulla sua strada trova un grandissimo Nate Thrasher, l'unico a chiudere il triplo in queste condizioni, che si porta davanti proprio nelle battute finali e va a vincere. Hampshire nel tentativo di riconquistare la piazza d'onore cade all'ultimo giro per poi concludere sesto, regalando il podio e punti importanti al suo rivale al titolo Jordon Smith (che mantiene la tabella rossa) e agevolando un podio tutto Yamaha!

Jo Shimoda non trova ancora regolarità, le sue gare sono sempre animate da errori, cadute, duelli e rimonte. Chiude quarto, ma perde altri punti dalla testa ed ora si trova a - 31 dalla vetta, e cominciano ad esseri tanti. Ma lo considero ancora uno dei candidati al titolo.

Da segnalare il buon campionato che sta correndo il francese Anthony Bourdon, sempre nella top ten in queste prime gare con la Suzuki del team Toyota Redlands, e che occupa la sesta posizione assoluta.

Ora si torna ad Anaheim, per la seconda gara all'interno dell'Angel Stadium. Speriamo che il ritorno qua coincida anche con il ritorno di una gara asciutta!

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