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AMA Supercross 2024 - Detroit: l'approfondimento di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 05/02/2024 in Supercross
AMA Supercross 2024 - Detroit: l'approfondimento di Stefano Dami
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Il ritorno alla vittoria di Jett Lawrence, il podio di Roczen, il debutto della Triumph, la caduta di gruppo che ha condizionato la finale 250: questo e molto altro nelle analisi del nostro esperto di Supercross

L'AMA Supercross si sposta sull'altra costa. Il Ford Field di Detroit ospita la quinta gara stagionale, ed anche il debutto della 250 costa East.

Qua tanti nomi importanti, per una classe che si preannuncia forse più combattuta rispetto alla costa West. Il trio Kawasaki ProCircuit, Forkner, Mcadoo, Hammaker; l'ufficiale GasGas, Pierce Brown; Vialle in sella alla KTM; Deegan e Bennick con le Yamaha Star Racing e Jeremy Martin con la YZF di Clubmx; Anstie e Hymas con le Honda; il debutto di Triumph con Swoll e Ferry. Tanti piloti pronti a giocarsi il podio!

Stadio con copertura, così l'incognita meteo non fa paura, ma terreno piuttosto umido, "gommoso", e questo vuol dire canali che nel supercross rendono tutto più complicato.

Il Main event della 450 procede senza troppi scossoni. Rispettato a mio avviso il vero valore dei piloti, quando non succede qualcosa di strano. Jett Lawrence un gradino sopra gli altri, questa volta trova la partenza e non sbaglia. Unica incertezza a metà finale, quando arriva corto una serie ritmica e rischia la caduta. Per il resto impeccabile, e nella Heat sembra essersi risolta anche la questione Anderson. I due si giocano la prima posizione per un paio di giri, in maniera pulita e spettacolare, a suon di sorpassi. Meglio così che assistere a scorretezze che non fanno parte di questo sport!

Sexton regolare e concreto, ma un pelo più lento del rivale. Parte secondo ma perde terreno poco alla volta e non sembra mai in grado di poter attaccare Jett. Nota positiva: si riprende la tabella rossa, anche se con un solo punto di vantaggio proprio su Lawrence. Roczen da podio, come già altre volte ci dimostra che quando trova una buona partenza e riesce a stare lontano dagli errori è ancora uno dei più veloci. Ma potersi giocare il titolo è un'altra cosa, servirebbe più costanza su queste posizioni. Webb a mio avviso è l'unico che può stare insieme ai primi due, e lo dimostra con una grande rimonta da centro gruppo. È lui il terzo incomodo tra Sexton e Lawrence, capace di tenere quel passo per tutto il main event. Anderson e Plessinger faticano di più, non hanno a mio avviso il ritmo dei 3 sopra citati se non saltuariamente, e quando gli eventi scorrono normali senza colpi di scena sono dietro a loro. La vedo dura potersi giocare il campionato fino in fondo. Ma mai dire mai, abbiamo visto lo scorso anno come singoli episodi sfortunati possano togliere di scena i protagonisti in un attimo.

Tomac probabilmente non è così a posto fisicamente come ci vuol far credere. Ha avuto un calo inspiegabile in gara, ma non sembrava un cedimento fisico da stanchezza quanto piuttosto da dolore. E non sembrava neppure avere un problema alla moto. Chissà se riusciremo più a rivedere il vero cannibale che conoscevamo prima di quella incredibile rottura al tendine d'achille. Continua invece l'anno al di sotto delle aspettative per M. Stewart, che non è ancora riuscito quest'anno a concretizzare neppure un risultato decente, tra errori e cadute. E non manca di certo la velocità, visto che spesso nelle prove si trova nelle prime posizioni.

AMA Supercross 2024 - Detroit: l'approfondimento di Stefano Dami

Rocambolesco invece il debutto della 250 East Coast. Una caduta in partenza che toglie via metà dei piloti, e forse ci stava una bandiera rossa ed un restart. Ma è anche vero che la pista era libera e non c'era necessità di soccorrere piloti gravemente infortunati. Deegan molto nervoso nelle prove e sfortunato poi in finale quando viene coinvolto nel crash in partenza. Forse sente un pò la pressione di dover vincere a tutti i costi. Ma termina la gara nonostante un manubrio piegato che rendeva la sua moto inguidabile, e questo già fa capire il carattere e la mentalità di Dangerboy, anche solo per conquistare qualche punto che potrebbe essere fondamentale nel proseguo del campionato. La caduta in partenza toglie di scena anche Hammaker, Vialle e Mcadoo, tutti sicuri protagonisti.

Finalmente la sfortuna lascia in pace Forkner, la cui velocità non è in discussione, che domina il main davanti ad un non proprio giovincello Max Anstie, che continua però ad occupare le posizioni che contano ed a dare ancora tanto gas.

Detroit è la serata delle prime volte. Come quella di Daxton Bennick, podio all'esordio nel supercross "vero" con la Yamaha Star Racing. O come la Triumph, che alla prima apparizione ufficiale piazza entrambi i piloti nel Main e chiude al sesto posto con Swoll. Non male come prima volta, la moto sembra esserci e sicuramente debuttare in questo modo è un bel punto di partenza.

Ora ci si sposta a Glendale, e siamo già ad un terzo del cammino!

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