Supercross
AMA Supercross 2025 - Foxborough: l'analisi di Stefano Dami

La pista trasformata in un mare di fango laurea Plessinger maestro di queste condizioni difficili e regala un ultimo giro da cardipalmo di Webb. In 250, con i big fuori dalle posizioni di testa, arriva la prima vittoria in carriera Hymas
Dopo averci girato intorno per qualche settimana, il maltempo è finalmente riuscito a condizionare una gara di supercross in questo 2025. C’era già stata qualche prova in cui le condizioni non erano ottimali, ma mai quanto qua a Foxborough si è corso dentro un vero e proprio mare di fango. Basti pensare che nel corso della serata la pista è stata più volte modificata perché alcuni tratti erano diventatati impraticabili a causa dei canali e del fango, e sono state spianate sia le whoops che una sezione ritmica. Ma anche il resto della pista è diventato davvero insidioso, e praticamente nei main non si saltava più ma si procedeva a passo d’uomo copiando tutte le gobbe.
Non proprio tutti, visto quello che è riuscito a fare Cooper Webb negli ultimi due passaggi della finale. Dopo essere stato in forte difficoltà per buona parte del main, ed essere anche caduto, si trovava in sesta posizione in una gara in cui chiaramente tutto cambiava repentinamente ed anche solo bloccarsi dentro un canale voleva dire buttare via decine di secondi. Ma ad un certo punto la tabella rossa ha cominciato a trovare linee più scorrevoli ed il giusto ritmo, riuscendo negli ultimi passaggi ad affrontare due grossi doppi che in quel momento della gara non faceva più nessuno. Nell’ultimo passaggio ha chiuso il gap e superato Roczen, Sexton e Barcia, andando a prendersi un podio incredibile.
Il finale di gara del pilota Yamaha non deve però oscurare l’impresa del re del fango, visto che quando ci sono queste condizioni spesso vince, ovvero Plessinger. Gara impeccabile per il pilota KTM, che sa di poter vincere quando si corre sotto l’acqua e deve solo cercare di non fare errori. Cosa che ha di fatto evitato, rilevando subito al comando il detentore dell’holeshot Justin Cooper e poi allungando senza problemi, riuscendo a vincere il primo main di quest’anno festeggiato con un bel tuffo in una pozza di fango, come oramai consuetudine al termine di gare come questa.
Secondo uno stupefacente McElrath, un altro che quando piove comincia a sorridere dentro al casco. È lui la sorpresa della serata, velocissimo già dalle qualifiche, vincitore della sua heat (per la prima volta in carriera) e ottimo protagonista della finale. L’unico oltre al vincitore a non rimanere bloccato in qualche canale, ha evitato problemi e cadute ed ha trovato un podio che da pilota di un team satellite è quasi un mezzo miracolo.
Chi avrebbe potuto finalmente trovare il podio quest’anno è Barcia, anche lui a suo agio in queste condizioni e che si è mantenuto per tutta la finale nella top five, scambiandsi spesso la posizione con Roczen e Sexton, non tanto con sorpassi volontari ma più che altro sfruttando gli errori e le incertezze che tutti e tre hanno avuto a fasi alterne. Ma alla fine come dicevamo è arrivato Webb a mettere tutti d’accordo.
Roczen continua a correre stoicamente, ed anche oggi avrà dovuto soffrire e non poco perché di forza ce ne vuole parecchia per guidare in mezzo al fango ed ai canali e con una moto che pesa il doppio del normale. Ma il tedesco non molla, si butta alle spalle i problemi alla spalla ogni volta che scende in gara, è sempre nelle posizioni che contano e con un altro quarto posto mantiene salda la sua terza posizione in campionato.
Sexton invece butta via un’altra possibilità di guadagnare punti, visto che si trovava davanti al rivale ed aveva il ritmo per puntare tranquillamente al podio. Ma un errore proprio sul salto dell’arrivo, dove è rimasto bloccato perdendo tantissimo tempo prima di ripartire, ha consentito il riaggancio dei suoi avversari e soprattutto ha poi subito l’incredibile ritorno di Webb. Non oso immaginare quando Chase ha visto sfilargli affianco la maglia numero 2 di Justin a poche curve dalla fine!. Ora i punti di distacco sono saliti a 15, pochi per pensare che il campionato sia chiuso ma comunque abbastanza per affermare che Sexton non ha più la possibilità di commettere ulteriori passi falsi. Anche perché sappiamo quanto Webb sia esperto ed attento.

Grandi sorprese anche nella 250 East Coast, il fango ha rimescolato le carte in pista ed i diretti antagonisti di Vialle nella corsa al titolo hanno saputo approfittarne. Per il francese, che era comunque riuscito a mettersi in una condizione di vantaggio rispetto ad Hammaker ed a Hampshire nel corso delle prime fasi del main event, una serie di cadute lo hanno fatto retrocede in fondo al gruppo, non riuscendo a concludere la gara.
Uno zero pesantissimo, così ad Hammaker è bastato un nono posto per raccogliere i punti necessari ad affiancare in testa alla vetta Tom Vialle, con Hampshire subito dietro. Praticamente si riparte da zero!
Con i principali big fuori dalle posizioni che contano, Foxborough è stata la serata delle prime volte. Come la prima vittoria in carriera in una gara di supercross per Hymas, incredibilmente a suo agio nel fango; o come il primo podio in carriera di un altro pilota Honda, Cullin Park che fino ad oggi aveva ottenuto come miglior piazzamento un settimo posto; o come il terzo posto del pilota privato Gage Linville, anche lui al primo podio in carriera, ancora più sorprendente!
Insomma si sa che con il fango le gare diventano un terno al lotto, ed anche questa non ha fatto eccezione!
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