Moto
Husqvarna TC 250-TC 449. Lotta in famiglia
il 31/03/2011 in Moto
Matura, divertente e competitiva la piccola 250. Ancora un po' acerba la debuttante 450

Husqvarna TC 250-TC 449, due moto e due mondi diversi. La 250 e la 449 sono figlie di progetti totalemente
diversi dal punto di vista tecnico: basta vederle vicine, per capire come c'entrino
poco l'una con l'altra. Molto tradizionale la duemmezzo, proiettata nel futuro la quattroemmezzo.
Le abbiamo messee una contro l'altra sul circuito di Malpensa, per
un test un po' diverso dal solito. L'obiettivo
della giornata in pista è capire il loro
reale potenziale, cosa davvero possano
offrire ai crossisti le due TC.
FACILE, INTUITIVA E MANEGGEVOLE
La TC 250 a iniezione che oggi possiamo comprare dal concessionario è figlia legittima di un percorso sportivo, è una moto costruita e affinata sui campi di gara, stagione dopo stagione. Quella che ci troviamo in mano oggi è una moto facile, facilissima, sincera. È cresciuta tanto la piccola TC, te ne accorgi subito quando ci monti in sella. Sensazioni positive che i nostri due tester Stefano Dami e Simone Zaffaroni hanno colto, ed evidenziato, al volo.
La posizione di guida è azzeccata, con una buona triangolazione sella-pedanemanubrio, capace di mettere subito a proprio agio. Certo, la TC 250 ha sempre quei fianchetti che, nell'incastro con i portanumeri posteriori, ogni tanto fanno rimanere agganciati con lo stivale, ma non è un dramma.
Gli ingombri laterali sono giusti e le sue misure si traducono con una sola parola: leggerezza. In aria puoi farle fare quello che vuoi e, soprattutto, metterla dove (e come) vuoi. Le sospensioni, un po' morbide nelle tarature, sono perfette per un pilota/amatore. Quando il livello si alza, però, è necessario avere qualche cosa che sorregga di più, soprattutto su una pista come Malpensa, con i suoi naturali saltoni in discesa. Ma la base c'è, perché sulla forcella Kayaba anche giocando solo con i click è possibile migliorare la situazione. Parte bene e, se possibile, scorre anche meglio. Il mono è un po' morbido in compressione e troppo sfrenato in fase di ritorno: la conseguenza è quella di spararti via quando si affrontano buche importanti a forte velocità. Nel complesso però, il comparto sospensioni, unito alla sincera bontà del telaio, garantiscono un grande inserimento in curva e una notevole velocità di percorrenza del canale. Insomma, la più piccola delle TC si guida davvero da dio, aiutata anche da una progressione e una linearità del motore capaci di assicurare grande trazione fuori dalle curve (e in questo il mono un po' morbido aiuta). Il compattissimo bialbero, infatti, ha una spinta molto progressiva e non mette mai in crisi: anche su alcuni tratti scivolosi della pista di Malpensa si riesce a dosare il gas alla grande, senza troppe intraversate fastidiose. Un motore facile da sfruttare quindi, a cui manca, però, un po' di birra ai bassi. Sotto, quindi, ci si ritrova a usare molto la frizione fuori dalle curve, per cercare la botta, la cattiveria. Questo duemmezzo esprime il suo meglio ai medi regimi, dove si rivela senza dubbio redditizio. Molto più efficace tenerlo in questo range, quindi, piuttosto che andare a insistere agli alti, visto che ha la tendenza a murare in fretta. Ma a Varese lo sanno: il motore è l'unico componente della TC 250 ad aver bisogno di quel qualcosina in più, anche in vista delle prossime sfide mondiali. Si sta lavorando su questo fronte, per rendere davvero competitiva una moto che per il resto è davvero al livello delle concorrenti. Nella componentistica la TC 250 non ha niente da invidiare alla concorrenza. I freni sono ottimi, così come la frizione, capace di resistere agli strapazzi più selvaggi.
AFFINAMENTI
Per la TC 449 i programmi di gara di quest'anno non prevedono la prtecipazione alla Mondiale MX1 o MX3, per vedere le nuove moto in gara nel 2011 dovremo andare al Mondiale Enduro (Alex Salvini correrà la classe E3 con una TE 511) e nel Motard, dove Mauno Hermunen porterà una quattroemmezzo tra i cordoli.
Ma torniamo alla TC 449 per il pubblico. Il primo contatto lo avevamo avuto alla presentazione sulla pista di Cavallara. Oggi ci risaliamo al Ciglione. La ritroviamo un po' più bassa e la cosa non ci dispiace affatto, vista la precedente altezza da cammello: stare fermi o tirare fuori la gamba ora non è più un problema. È rimasta, però, quella sensazione di pesantezza che, sulle prime non la rende immediata. La triangolatura tra manubrio, sella e pedane è azzeccata, ma appena messa la prima si ha la sensazione di una moto molto chiusa, come se fosse puntata davanti. Ma è solo una questione di abitudine, basta continuare a girare. La forcella lavora in maniera corretta e, rispetto alla 250, è più sostenuta. La 449 si inserisce bene in curva, copia alla grande le piccole buche, ma sui grossi ostacoli presi a fuoco entra un po' in crisi. L'indiziato numero uno è il retrotreno: il mono giù dai discesoni bucati scalcia e dà l'impressione di volerti spingere in avanti. Non si capisce se ciò sia dovuto alla taratura del mono o alla conformazione del link. È in aria, però, che l'Husky va capita davvero: è pesante e, quando si va a schiacciarla in uscita dai salti, rimetterla dritta comporta sempre una certa dose di malizia. A terra si trova senz'altro più a suo agio, anche perché la trazione fuori dalle curve, soprattutto grazie all'erogazione elettrica del motore, è ottima. Il bialbero, appunto: sotto gli manca un po' la botta, ma se immaginiamo la 449 come una moto pensata più per l'amatore che per il pro, la linearità si traduce in facilità di gestione. In effetti, sui salitoni di Malpensa la spinta non è proprio quella che ci si aspetterebbe da un quattroemmezzo (ma va detto che l'estrema dolcezza del motore mimetizza un po' le reali prestazioni rilevate al banco, ndr).
In definitiva, questa moto segna un passo avanti rispetto alla TC 450, ma il progetto tutto nuovo ha ancora bisogno di qualche rifinitura, perché i piloti di Cross certe cose non le digeriscono. Come quel codino che ti costringe ad allargare le gambe, oppure quel pedale del freno così lontano da non consentire un movimento naturale del piede. Insomma, in ottica racing, sulla TC 449 bisogna lavorare ancora un po' e seguire quella strada già imboccata da tempo con le TE/TC 250.
HUSQVARNA TC 250
PREZZO 8.090,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole in titanio
Alesaggio e corsa 79,0 x 50,9 mm
Cilindrata 249,5 cc
Rapp. di compressione 13,6 : 1
Centralina singola mappatura
Alimentazione iniezione elettronica Mikuni D45
Avviamento a pedale
TRASMISSIONE
Finale a catena 13/50
Cambio a 5 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio monotrave in acciaio in tubi
Forcella Kayaba USD da 48 mm escursione 300 mm
Ammortizzatore Sachs escursione 296 mm
Pneumatici ant. 80/100x21" post. 100/90x19"
Freni ant. 260 mm - post. 240 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.460 mm
Altezza sella 985 mm
Altezza min. da terra 325 mm
Capacità serbatoio 6,5 litri
Peso rilevato 102,5 kg senza benzina (49,1 ant./53,4 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 33,64 CV a 11.000 giri
Coppia 24,67 Nm a 8.500 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 900 gr, sostituire ogni 8 ore
Filtro aria pulizia/lubrif. ogni 4 ore
Pistone controllo 16 ore, sostit. 32 ore
Valvole regolaz. ogni 16 ore
HUSQVARNA TC 449
PREZZO 8.590,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole
Alesaggio e corsa 98,0 x 59,6 mm
Cilindrata 449,6 cc
Rapp. di compressione 13,0 : 1
Centralina 2 mappature
Alimentazione iniezione elettronica Keihin D46
Avviamento elettrico
TRASMISSIONE
Finale a catena 15/53
Cambio a 5 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio doppiotrave in acciaio in tubi
Forcella Kayaba USD da 48 mm escursione 295 mm
Ammortizzatore Kayaba escursione 296 mm
Pneumatici ant. 80/100x21" post. 110/90x19"
Freni ant. 260 mm - post. 240 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.490 mm
Altezza sella 963 mm
Altezza min. da terra 335 mm
Capacità serbatoio 8,5 litri
Peso rilevato 111,9 kg senza benzina (53,90 ant./58,00 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 51,44 CV a 9.000 giri
Coppia 44,16 Nm a 7.250 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 1,15 l, sostituire ogni 10 ore
Filtro aria pulizia/lubrif. ogni 10 ore
Pistone sostituzione 25 ore
Valvole regolaz. ogni 25 ore
FACILE, INTUITIVA E MANEGGEVOLE
La TC 250 a iniezione che oggi possiamo comprare dal concessionario è figlia legittima di un percorso sportivo, è una moto costruita e affinata sui campi di gara, stagione dopo stagione. Quella che ci troviamo in mano oggi è una moto facile, facilissima, sincera. È cresciuta tanto la piccola TC, te ne accorgi subito quando ci monti in sella. Sensazioni positive che i nostri due tester Stefano Dami e Simone Zaffaroni hanno colto, ed evidenziato, al volo.
La posizione di guida è azzeccata, con una buona triangolazione sella-pedanemanubrio, capace di mettere subito a proprio agio. Certo, la TC 250 ha sempre quei fianchetti che, nell'incastro con i portanumeri posteriori, ogni tanto fanno rimanere agganciati con lo stivale, ma non è un dramma.
Gli ingombri laterali sono giusti e le sue misure si traducono con una sola parola: leggerezza. In aria puoi farle fare quello che vuoi e, soprattutto, metterla dove (e come) vuoi. Le sospensioni, un po' morbide nelle tarature, sono perfette per un pilota/amatore. Quando il livello si alza, però, è necessario avere qualche cosa che sorregga di più, soprattutto su una pista come Malpensa, con i suoi naturali saltoni in discesa. Ma la base c'è, perché sulla forcella Kayaba anche giocando solo con i click è possibile migliorare la situazione. Parte bene e, se possibile, scorre anche meglio. Il mono è un po' morbido in compressione e troppo sfrenato in fase di ritorno: la conseguenza è quella di spararti via quando si affrontano buche importanti a forte velocità. Nel complesso però, il comparto sospensioni, unito alla sincera bontà del telaio, garantiscono un grande inserimento in curva e una notevole velocità di percorrenza del canale. Insomma, la più piccola delle TC si guida davvero da dio, aiutata anche da una progressione e una linearità del motore capaci di assicurare grande trazione fuori dalle curve (e in questo il mono un po' morbido aiuta). Il compattissimo bialbero, infatti, ha una spinta molto progressiva e non mette mai in crisi: anche su alcuni tratti scivolosi della pista di Malpensa si riesce a dosare il gas alla grande, senza troppe intraversate fastidiose. Un motore facile da sfruttare quindi, a cui manca, però, un po' di birra ai bassi. Sotto, quindi, ci si ritrova a usare molto la frizione fuori dalle curve, per cercare la botta, la cattiveria. Questo duemmezzo esprime il suo meglio ai medi regimi, dove si rivela senza dubbio redditizio. Molto più efficace tenerlo in questo range, quindi, piuttosto che andare a insistere agli alti, visto che ha la tendenza a murare in fretta. Ma a Varese lo sanno: il motore è l'unico componente della TC 250 ad aver bisogno di quel qualcosina in più, anche in vista delle prossime sfide mondiali. Si sta lavorando su questo fronte, per rendere davvero competitiva una moto che per il resto è davvero al livello delle concorrenti. Nella componentistica la TC 250 non ha niente da invidiare alla concorrenza. I freni sono ottimi, così come la frizione, capace di resistere agli strapazzi più selvaggi.
AFFINAMENTI
Per la TC 449 i programmi di gara di quest'anno non prevedono la prtecipazione alla Mondiale MX1 o MX3, per vedere le nuove moto in gara nel 2011 dovremo andare al Mondiale Enduro (Alex Salvini correrà la classe E3 con una TE 511) e nel Motard, dove Mauno Hermunen porterà una quattroemmezzo tra i cordoli.
Ma torniamo alla TC 449 per il pubblico. Il primo contatto lo avevamo avuto alla presentazione sulla pista di Cavallara. Oggi ci risaliamo al Ciglione. La ritroviamo un po' più bassa e la cosa non ci dispiace affatto, vista la precedente altezza da cammello: stare fermi o tirare fuori la gamba ora non è più un problema. È rimasta, però, quella sensazione di pesantezza che, sulle prime non la rende immediata. La triangolatura tra manubrio, sella e pedane è azzeccata, ma appena messa la prima si ha la sensazione di una moto molto chiusa, come se fosse puntata davanti. Ma è solo una questione di abitudine, basta continuare a girare. La forcella lavora in maniera corretta e, rispetto alla 250, è più sostenuta. La 449 si inserisce bene in curva, copia alla grande le piccole buche, ma sui grossi ostacoli presi a fuoco entra un po' in crisi. L'indiziato numero uno è il retrotreno: il mono giù dai discesoni bucati scalcia e dà l'impressione di volerti spingere in avanti. Non si capisce se ciò sia dovuto alla taratura del mono o alla conformazione del link. È in aria, però, che l'Husky va capita davvero: è pesante e, quando si va a schiacciarla in uscita dai salti, rimetterla dritta comporta sempre una certa dose di malizia. A terra si trova senz'altro più a suo agio, anche perché la trazione fuori dalle curve, soprattutto grazie all'erogazione elettrica del motore, è ottima. Il bialbero, appunto: sotto gli manca un po' la botta, ma se immaginiamo la 449 come una moto pensata più per l'amatore che per il pro, la linearità si traduce in facilità di gestione. In effetti, sui salitoni di Malpensa la spinta non è proprio quella che ci si aspetterebbe da un quattroemmezzo (ma va detto che l'estrema dolcezza del motore mimetizza un po' le reali prestazioni rilevate al banco, ndr).
In definitiva, questa moto segna un passo avanti rispetto alla TC 450, ma il progetto tutto nuovo ha ancora bisogno di qualche rifinitura, perché i piloti di Cross certe cose non le digeriscono. Come quel codino che ti costringe ad allargare le gambe, oppure quel pedale del freno così lontano da non consentire un movimento naturale del piede. Insomma, in ottica racing, sulla TC 449 bisogna lavorare ancora un po' e seguire quella strada già imboccata da tempo con le TE/TC 250.
HUSQVARNA TC 250
PREZZO 8.090,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole in titanio
Alesaggio e corsa 79,0 x 50,9 mm
Cilindrata 249,5 cc
Rapp. di compressione 13,6 : 1
Centralina singola mappatura
Alimentazione iniezione elettronica Mikuni D45
Avviamento a pedale
TRASMISSIONE
Finale a catena 13/50
Cambio a 5 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio monotrave in acciaio in tubi
Forcella Kayaba USD da 48 mm escursione 300 mm
Ammortizzatore Sachs escursione 296 mm
Pneumatici ant. 80/100x21" post. 100/90x19"
Freni ant. 260 mm - post. 240 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.460 mm
Altezza sella 985 mm
Altezza min. da terra 325 mm
Capacità serbatoio 6,5 litri
Peso rilevato 102,5 kg senza benzina (49,1 ant./53,4 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 33,64 CV a 11.000 giri
Coppia 24,67 Nm a 8.500 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 900 gr, sostituire ogni 8 ore
Filtro aria pulizia/lubrif. ogni 4 ore
Pistone controllo 16 ore, sostit. 32 ore
Valvole regolaz. ogni 16 ore
HUSQVARNA TC 449
PREZZO 8.590,00 euro
MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi, bialbero 4 valvole
Alesaggio e corsa 98,0 x 59,6 mm
Cilindrata 449,6 cc
Rapp. di compressione 13,0 : 1
Centralina 2 mappature
Alimentazione iniezione elettronica Keihin D46
Avviamento elettrico
TRASMISSIONE
Finale a catena 15/53
Cambio a 5 marce
Comando frizione idraulico
CICLISTICA
Telaio doppiotrave in acciaio in tubi
Forcella Kayaba USD da 48 mm escursione 295 mm
Ammortizzatore Kayaba escursione 296 mm
Pneumatici ant. 80/100x21" post. 110/90x19"
Freni ant. 260 mm - post. 240 mm
DIMENSIONI
Interasse 1.490 mm
Altezza sella 963 mm
Altezza min. da terra 335 mm
Capacità serbatoio 8,5 litri
Peso rilevato 111,9 kg senza benzina (53,90 ant./58,00 post.)
PRESTAZIONI RILEVATE
Potenza 51,44 CV a 9.000 giri
Coppia 44,16 Nm a 7.250 giri
MANUTENZIONE
Olio motore quantità 1,15 l, sostituire ogni 10 ore
Filtro aria pulizia/lubrif. ogni 10 ore
Pistone sostituzione 25 ore
Valvole regolaz. ogni 25 ore
Husqvarna TC 250-TC 449. Lotta in famiglia
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.