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Pharaons Rally 2011 - 3^ tappa. Marc Coma dominatore assoluto

il 06/10/2011 in Enduro

Quinto posto per Andrea Mancini che sta prendendo le misure con i terreni desertici

Pharaons Rally 2011 - 3^ tappa. Marc Coma dominatore assoluto
Direzione sud per la terza tappa del Pharaons Rally, che oggi ha raggiunto l'oasi di Farafra, arrivano nel rovente bivacco di Sahal Baraka. Una speciale abbastanza corta dopo le fatiche dei due giorni precedenti, solo 285 chilometri, un breve interregno prima della parte forse più impegnativa del Pharaons Rally 2011.
Marc Coma (KTM) oggi ha dato lezioni di guida e navigazione a tutti, nessuno ha saputo resistere al suo attacco, partito questa mattina da Tibniya. Una giornata epica per il catalano, che in soli ottanta chilometri ha raggiunto i tre piloti che gli partivano davanti, li ha distanziati ed al traguardo ha rifilato la bellezza di dieci minuti al secondo classificato, Jordi Viladoms (Yamaha) e tredici a Helder Rodrigues (Yamaha). Il portoghese mira soprattutto ad arrivare in fondo ed ottenere i punti che gli possano garantire il suo primo titolo mondiale, ma contro un Coma in queste condizioni non c'è proprio nulla da fare.
Quarta posizione per Jakub Pzygonski (KTM), davanti ad Andrea Mancini (Aprilia) che sta prendendo le misure con i terreni desertici e giorno dopo giorno è sempre più veloce. Nella top ten odierna anche Luca Viglio (Honda) e Diocleziano Toia (Beta).
In generale Coma comanda con un già consistente distacco di 12'38' su Viladoms e 14'42' su Rodrigues.
La quarta tappa di domani propone una boucle attorno all'Oasi di Farafra, con 339 chilometri di prova speciale.

Marc Coma (KTM 450): "Personalmente è stata una giornata fantastica, che mi ha permesso di fare la differenza, partendo quarto questa mattina. Ho passato Jordi, Jakub e raggiunto Helder al chilometro 80, poi ho continuato con un buon ritmo. Stiamo testando le sospensioni, cosa che facciamo fin dalla fine della scorsa Dakar."

Jordi Viladoms (Yamaha 450): "Dopo il mio incidente ho lavorato molto per recuperare la condizione fisica ed anche la moto: motore, telaio, sospensioni. Ora la guido veramente bene. E' meno pericolosa delle 690, ma sono sempre a manetta. La speciale di oggi era difficile, con tantissime pietre e buche dove non sono riuscito a trovare un buon ritmo. Marc oggi era troppo veloce, impossibile da raggiungere."

Helder Rodrigues (Yahama 450): "Sono partito primo e non è passato molto tempo prima che Marc mi raggiungesse. Poi ho mantenuto il mio ritmo, ma lui era troppo veloce ed ho preferito non forzare, perché ho in testa il titolo mondiale, così non voglio rischiare per nulla."

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