L'australiano Toby Price ha vinto l'edizione 2019 della Dakar aggiudicandosi la gara per la seconda volta dopo la vittoria del 2016 e regalando così il 18° successo consecutivo a KTM, invincibile dal lontano 2001 e che anche quest'anno ha piazzato un'impressionante tripletta.

Non sono mancate comunque le sorprese neanche durante l'ultima tappa, con una prova speciale molto breve 112 km, ma insidiosa. Price ha confermato la sua leaderhip, precedendo Jose Ignacio Cornejo Florimo (Honda) e il compagno di squadra Mattia Walkner (KTM).

Il divario di poco più di un minuto del leader Toby Price su Pablo Quintanilla (Husqvarna) alla vigilia della partenza faceva presagire un ultima tappa da correre con il coltello tra i denti, con Matthias Walkner a 6 minuti che poteva  giocare il ruolo dell’outsider. Ma le cose sono andate diversamente. Costretto ad attaccare fin dall'inizio per recuperare il ritardo, Pablo Quintanilla ha commesso un errore dopo 10 km di gara. Il pilota Husqvarna è caduto pesantemente e prima di partire ha perso 20 minuti sui suoi rivali. Da quel momento in poi, la vittoria non poteva più sfuggire a Toby Price.

Per l'australiano è stata comunque una vittoria sofferta. Penalizzato prima della gara a causa di un infortunio allo scafoide subito poche settimane prima della Dakar, il vincitore del 2016 non aveva vinto neanche tappa in questa edizione, per la prima volta dal 2015, costretto ad adottare una strategia di gara prudente.

A causa della caduta, Pablo Quintanilla non è riuscito a salvare il suo posto sul podio della generale, preceduto dal vincitore dell'edizione 2018, Matthias Walkner (l'austriaco non è riuscito a mantenere il titolo ma può consolarsi con le due vittorie di tappa) e da Sam Sunderland.

Grande prestazione per Maurizio Gerini che garzie al 16° posto nell’ultima tappa, ha chiuso la gara con un eccellente 14° posto finale e con la vittoria nella classe marathon. Gli altri italiani al traguardo sono stati Mirko Pavan, 54° e Gabriele Minelli 73°.