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Vicenda pista Montevarchi. Il circuito torna al comune
il 16/01/2012 in News
Il gip ha disposto la riconsegna all'amministrazione comunale, imponendo che siano attuate le misure necessarie a rendere a norma la pista
Pur confermando valide le ragioni con cui la Forestale ha posto i sigilli, domenica 8 gennaio al circuito di Miravalle, il gip venerdì scorso ne ha
disposto la riconsegna all'amministrazione comunale e, quindi, alla proprietà dell'impianto. Imponendo, però, che siano attuate tutte le misure
necessarie a rendere a norma la pista.
Per il primo cittadino di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, questa decisione è esattamente quanto ci si aspettava. "Questo è quanto fin dal primo momento era stato richiesto e per questo ringrazio l'autorità giudiziaria per avere provveduto quanto prima al dissequestro dell'area e al ritorno all'ente della piena disponibilità della struttura in modo tale da poter procedere con il bando per l'assegnazione in concessione del crossodromo nei termini previsti".
"Ricordiamo - scrive ancora il sindaco - che il bando per l'assegnazione del circuito di Miravalle tra le altre cose prevede l'effettuazione dei lavori necessari per il superamento dei problemi legati all'inquinamento acustico. Occorre considerare che il Crossodromo è un bene non solo della nostra città, ma dell'intero territorio e direi di tutta la Regione Toscana. La decisione del gip permette all'ente di continuare dunque nell'azione intrapresa dall'amministrazione comunale e dal consiglio con l'approvazione del nuovo regolamento acustico, il bando per l'assegnazione della struttura e il superamento dei problemi acustici".
Molta meno soddisfazione viene invece dal Pdl di Montevarchi. "Non possiamo far altro che bocciare totalmente l'indifferenza con cui il sindaco ha gestito la questione. Ritrovarsi con i sigilli al crossodromo alla vigilia degli Internazionali d'Italia che dovevano prendere il via il 26 febbraio prossimo" – osservano i vertici comunali del Pdl – "rappresenta un grosso danno per Montevarchi e per la visibilità che un simile evento sportivo le avrebbe conferito. A questo però nessuno pare aver preventivamente pensato, sindaco di Montevarchi in testa. E ciò nonostante i problemi sulla rumorosità fossero noti ormai da tempo".
Secondo il Pdl ora serve un collettivo scatto di responsabilità: "Sarebbe stato normale che l'amministrazione avesse messo in atto ogni misura necessaria a rendere compatibile l'attività di Motocross con la qualità della vita e con le esigenze dei cittadini che abitano intorno al crossodromo, così da evitare che si giungesse al sequestro penale preventivo. Così, però, non è stato e ora non si può accettare chi, dall'opposizione, mette in atto il giochino del 'tanto peggio, tanto meglio'. Qui in ballo c'è Montevarchi. Per questo auspichiamo che si trovi, anche sul piano amministrativo, una soluzione che consenta di riprendere l'attività. Ciò, ovviamente, nel rispetto della normativa vigente".
Fonte: www.valdarnopost.it
Per il primo cittadino di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, questa decisione è esattamente quanto ci si aspettava. "Questo è quanto fin dal primo momento era stato richiesto e per questo ringrazio l'autorità giudiziaria per avere provveduto quanto prima al dissequestro dell'area e al ritorno all'ente della piena disponibilità della struttura in modo tale da poter procedere con il bando per l'assegnazione in concessione del crossodromo nei termini previsti".
"Ricordiamo - scrive ancora il sindaco - che il bando per l'assegnazione del circuito di Miravalle tra le altre cose prevede l'effettuazione dei lavori necessari per il superamento dei problemi legati all'inquinamento acustico. Occorre considerare che il Crossodromo è un bene non solo della nostra città, ma dell'intero territorio e direi di tutta la Regione Toscana. La decisione del gip permette all'ente di continuare dunque nell'azione intrapresa dall'amministrazione comunale e dal consiglio con l'approvazione del nuovo regolamento acustico, il bando per l'assegnazione della struttura e il superamento dei problemi acustici".
Molta meno soddisfazione viene invece dal Pdl di Montevarchi. "Non possiamo far altro che bocciare totalmente l'indifferenza con cui il sindaco ha gestito la questione. Ritrovarsi con i sigilli al crossodromo alla vigilia degli Internazionali d'Italia che dovevano prendere il via il 26 febbraio prossimo" – osservano i vertici comunali del Pdl – "rappresenta un grosso danno per Montevarchi e per la visibilità che un simile evento sportivo le avrebbe conferito. A questo però nessuno pare aver preventivamente pensato, sindaco di Montevarchi in testa. E ciò nonostante i problemi sulla rumorosità fossero noti ormai da tempo".
Secondo il Pdl ora serve un collettivo scatto di responsabilità: "Sarebbe stato normale che l'amministrazione avesse messo in atto ogni misura necessaria a rendere compatibile l'attività di Motocross con la qualità della vita e con le esigenze dei cittadini che abitano intorno al crossodromo, così da evitare che si giungesse al sequestro penale preventivo. Così, però, non è stato e ora non si può accettare chi, dall'opposizione, mette in atto il giochino del 'tanto peggio, tanto meglio'. Qui in ballo c'è Montevarchi. Per questo auspichiamo che si trovi, anche sul piano amministrativo, una soluzione che consenta di riprendere l'attività. Ciò, ovviamente, nel rispetto della normativa vigente".
Fonte: www.valdarnopost.it
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