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Mondiale Motocross 2023 preview – Stefano Dami analizza la classe MX2

Redazione
dalla Redazione il 09/02/2023 in News
Mondiale Motocross 2023 preview – Stefano Dami analizza la classe MX2
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A poco più di un mese dal via, vediamo quali saranno i protagonisti del prossimo Mondiale MX2, a partire dal favorito Jago Geerts. I tifosi italiani puntano tutto su Andrea Adamo

Manca poco più di un mese all’inizio del mondiale motocross che il 12 Marzo, in Patagonia, prenderà il via per una nuova stagione iridata, che vede al momento in calendario 20 tappe che si snoderanno nel corso dell’anno fino ad arrivare al 15 Ottobre, data prevista per la gara conclusiva in Inghilterra.

Tutti i principali team e piloti si sono ormai gettati a testa bassa sugli allenamenti e sui test per arrivare pronti al primo appuntamento, e già dalle prime gare prestagionali si potrà avere un quadro generale sulle forze in campo e su quali potrebbero essere i protagonisti della nuova stagione.

Mondiale Motocross 2023 preview – Stefano Dami analizza la classe MX2

Partiamo dall’analisi della classe MX2. Riflessioni che partono anche da quello visto lo scorso anno e dai vari passaggi di categoria. Quest’ultimi pochi in realtà, il più grande è sicuramente il trono lasciato vagante dal campione in carica Vialle, che più che categoria ha cambiato proprio continente, andando a cercare fortuna nel supercross americano. Inoltre bisogna considerare il cambio d’età massima per poter partecipare all’Europeo EMX2, diventato under21 e che potrebbe riversare qualche nome nuovo sull’entry list del mondiale, ma non sicuramente nomi che potranno andare a giocarsi il titolo.

Sulla carta dovrebbe essere finalmente l’anno di Jago Geerts. L’ufficiale Yamaha, terzo nel 2019 e vicecampione del mondo per gli ultimi 3 anni di fila, ha l’ultima possibilità di conquistare questo titolo, prima del passaggio obbligato per limiti d’età alla classe MXGP. Già 16 GP vinti per lui, ed il titolo visto sfumare lo scorso anno proprio all’ultima manche, quando sembrava averlo oramai in pugno a qualche gara dalla fine del campionato. Qualche errore di troppo, quando proprio non era necessario rischiare, gli ha fatto perdere dei punti per strada, ritrovandosi poi a giocarsela con un mastino come Vialle in un duello 1 vs 1. Se si può cercare un punto debole nel pilota belga, forse è proprio questo: non ha avuto la capacità di gestire il vantaggio e la pressione portata dal francese nelle ultime 3 gare del campionato, ed ha subito la fisicità e l’aggressività del pilota KTM nelle ultime 2 manche stagionali.

Vedremo se riuscirà in questo 2023 ha mettere un distacco tale tra se e gli avversari da fargli dormire sogni tranquilli o se invece ci sarà qualcuno in grado di mettergli i bastoni tra le ruote. A me personalmente piace molto il suo compagno di squadra Thibault Benistant, classico francese dalla guida veloce e redditizia, e che diventa imbattibile quando è in giornata, specialmente sui terreni a lui più favorevoli, ovvero quelli duri. Lo scorso anno ha saltato i primi 3 GP per infortunio, ma poi è stato quello cha ha vinto più manche, ben 5, dopo i primi due. Deve migliorare ancora sulla sabbia per giocarsi il titolo, e soprattutto trovare la costanza dei risultati stando lontano dagli infortuni.

Mondiale Motocross 2023 preview – Stefano Dami analizza la classe MX2

Altro pilota condizionato pesantemente dalle fratture nel 2022 è stato Roan Van De Moosdijk, out praticamente quasi tutta la stagione ma che una volta rientrato in gara è stato constantemente in zona podio, dimostrando una notevole velocità soprattutto sui terreni sabbiosi. Anche per l’olandese, del team Husqvarna Factory Racing , sarà l’ultimo anno in MX2 per dimostrare il suo vero valore, l’ultima chance per poter conquistare un podio finale e perché no magari ambire anche più in alto.

A guardare la classifica dello scorso anno, il più accreditato ad impensierire Geerts potrebbe essere però l’ufficiale GasGas Simon Laengenfelder, l’unico anche ad aver strappato la tabella rossa per qualche Gp ai 2 contendenti al titolo, grazie alla doppietta nella gara inaugurale a Matterley Basin. Un anno molto regolare per il pilota tedesco, che ha dimostrato maturità e regolarità nei risultati, oltre ad una grande velocità ed ottime partenze che gli hanno permesso di guidare spesso al comando le prime fasi di gara e di concludere a podio diverse volte. Se durante l’Inverno riuscirà a progredire ulteriormente nella condizione fisica e mentale per colmare quel piccolo gap, potrebbe davvero riuscire a riportare il titolo in Germania 12 anni dopo quello conquistato da Ken Roczen.

Da tenere d’occhio anche i due ufficiali Kawasaki del team F&H Kevin Horgmo e David Braceras Martinez, che arriva da un buon campionato europeo della classe EMX2, entrambi allenati da Marc De Reuver, vecchia conoscenza olandese del circus mondiale e quasi imbattibile sui terreni sabbiosi ( leggendaria una sua manche in sella ad un KTM 250 2T nel motocross delle Nazioni a Lierop). Per Kevin, quarto lo scorso anno, la possibilità di puntare al podio finale ma a mio avviso non al titolo.

E poi lo squadrone Husqvarna che oltre a Van de Moosdijk schiera anche Kay de Wolf, altro olandesino con uno stile pazzesco e con grande velocità, ma un po’ troppo propenso alle cadute ed agli errori, ed un'altra grande promessa del motocross belga Lucas Coenen, classe 2006 ma già titolare di un contratto con un team ufficiale dopo aver dimostrato nell’Europeo EMX2 di poter davvero ambire molto in alto.

Ma per la famiglia Coenen il 2023 rappresenterà sicuramente un momento fondamentale della carriera motocrossista dei propri figli, visto che anche l’altro fratello Sacha, sedici anni e già ottimi risultati raggiunti nel campionato europeo EMX2, sarà il terzo pilota ufficiale del team Red Bull KTM.

Mondiale Motocross 2023 preview – Stefano Dami analizza la classe MX2

Già, ho lasciato il team detentore del titolo piloti per ultimo! Sulla carta potrebbe non avere il pilota giusto per ambire quest’anno al titolo, ma in realtà da un lato spererei potesse accadere perché tra le file del team Factory è arrivato il nostro Andrea Adamo. Il siciliano ha corso un’ottima annata tra le file del team SM Action nel 2022, piazzamenti sempre a ridosso della top five e lo strepitoso podio nel GP di casa a Mantova. Questi risultati gli sono valsi una moto factory, ed Andrea ha caricato sul furgone tutta la sua roba senza esitare e si è trasferito in Belgio, dove avrà tutto l’occorrente per migliorare ancora e tentare di diventare il successore di Antonio Cairoli. Forza Andrea, l’Italia fa il tifo per te!

E poi l’altro pilota Factory che ha un cognome pesante come un macigno, Everts! Il figlio di Stefan è l’erede designato per portare avanti la stirpe di famiglia, e credo che Liam possa davvero farcela. È vero, fino ad oggi non ha ancora vinto niente, ma è anche vero che non è mai rimasto nelle categorie precedente più a lungo dello stretto necessario, è sempre passato oltre prima di poter ambire ad esempio ad un titolo continentale, ed ora si ritrova già pilota ufficiale con altri 5 anni di MX2 davanti, ovvero 5 possibilità per puntare al titolo. Io credo che ci riuscirà, magari non già quest’anno, ma ci riuscirà! Il tempo mi dirà se avevo ragione…

Questo è tutto per quelli che dovrebbero essere i protagonisti della classe MX2, ma rimanete collegati che a breve andremo ad analizzare la classe regina!

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