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AMA Supercross 2025 - Arlington: l'analisi di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 25/02/2025 in Supercross
AMA Supercross 2025 - Arlington: l'analisi di Stefano Dami
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I colpi di scena proseguono, in una stagione in cui ogni gara non è mai scontata fino alla bandiera a scacchi. Al momento i potenziali pretendenti al titolo sono rimasti tre: Webb, Sexton e Roczen

Secondo Triple Crown della stagione sulla pista di Arlington che vede anche il ritorno della West Coast. Ed i colpi di scena proseguono, in una stagione in cui ogni gara non è mai scontata davvero fino alla bandiera a scacchi.

Al momento sembra che i potenziali pretendenti al titolo siano rimasti tre: Webb, Sexton e Roczen in ordine di classifica. Gli altri, seppur capaci di vincere come ha fatto Malcolm Stewart qualche gara fa, sono a tratti veloci ma non costanti da poter ambire a rientrare nella lotta che conta. E così a darsele di santa ragione ogni Sabato ci sono questi tre sopra citati, ed anche qui ad Arlington sono stati loro ad occupare i tre gradini del podio di giornata. Ha vinto Webb, capace di vincere due delle tre finali corse, mentre Roczen dopo aver vinto in apertura non ha più trovato le partenze di cui è capace e si è dovuto accontentare di correre in rimonta per conquistare il secondo posto.

Tra i due c’è Sexton che merita un discorso a parte. Perché il pilota KTM è quasi sempre il più veloce in pista, ma ormai da qualche gara a questa parte sembra di rivedere il pilota sprecone che correva con Honda, quello che buttava via gare che sembravano già vinte con scivolate incredibili. Quanto la testa possa essere fondamentale nella gestione delle gare di un pilota lo sappiamo, e quanto questo possa rappresentare forse l’unico handicap di un pilota enormemente talentuoso e veloce come lui ce lo ha dimostrato già il recente passato. Chase sta rivedendo i fantasmi di quella stagione, e probabilmente il fatto che Jett Lawrence ed Eli Tomac siano fuori non fa altro che aumentare la sua pressione, perché chiaramente tutti si aspettano che sia lui a vincere. Ed ecco che ricomincia a sbagliare quando sembra ormai fatta. La settimana scorsa ha gettato al vento tutto incastrandosi sotto il cancello nel tentativo di anticipare lo start, un’azione che sinceramente non si vede più fare da nessun top rider. Da quando si usano le griglie (ma sinceramente anche prima) tutti i piloti stanno fermi immobili fino a quando non vedono vibrare il cancello. Se vi ricordate, nella fangosissima gara di San Francisco 2024, Chase aveva fatto la stessa cosa staccando con quasi una moto di differenza su tutti gli altri. Ma non sempre va bene, anzi mi verrebbe da dire che sono più le volte che ti va male rispetto a quelle che ti riesce questa manovra. Lo scorso sabato ha poi rimediato con un recupero eccezionale, una delle rimonte più belle della storia del Supercross, fino al terzo posto.

Ad Arlington, nonostante non avesse vinto neppure una finale, grazie a due secondi posti si trovava in testa all’assoluta ed i primi giri della terza finale lo avevano messo in una posizione di vantaggio rispetto ai suoi avversari. Si trovava al comando, con Webb alle calcagna ma non troppo minaccioso, e con Roczen costretto a recuperare ed in lotta con un Anderson mai domo. Ecco che a pochi giri dalla fine cominciano i pasticci: dapprima fa spegnere la moto in uscita da una curva, ma grazie al bottoncino riesce a ripartire senza perdere troppo tempo e mantenendo comunque il secondo posto. Risultato che gli garantisce ancora l’assoluta con un punto di vantaggio su Webb, nonostante le posizioni invertite. Ma incredibilmente Sexton cerca un attacco nell’ultimo giro, inutile e pericoloso visto che non cambierebbe nulla se non un’ipotetica prova di forza sul rivale nella corsa al titolo, un modo per fargli capire che è lui il più forte. Ma in realtà nel tentativo dell’aggancio Sexton cade, complice anche la presenza di un doppiato a mio avviso ininfluente. Con quella manovra sarebbe caduto lo stesso, perché è arrivato troppo forte in curva andando a collidere con la ruota posteriore della Yamaha di Webb. Ed ecco che la vittoria sfuma, ed un affranto Chase è costretto a salire sul terzo gradino del podio buttando via punti importanti ed insieme la tabella rossa.

In questo disastro io credo che una parte di colpa possa ricadere anche sulla squadra. Può starci che Chase in pista non riesca a fare i conti giusti per capire se quel risultato possa garantirgli l’assoluta, ma nessuno dai box gli ha indicato sulla lavagna che quel piazzamento bastava. Anzi prima dell’inizio dell’ultimo giro gli viene segnalato un “YES” con il meccanico che gli fa un chiaro segnale con la mano indicando Webb, come a dire “lo puoi prendere”. O almeno io così l’ho interpretato, e probabilmente anche Chase. In quel momento sarebbe stato più opportuno forse indicargli che era lui l’overall winner.

Vedremo se Chase riuscirà ad uscire da questo loop pericoloso, al momento deve inseguire un Webb carico e motivato, e sappiamo quanto possa essere forte quando si trova in questa situazione.

AMA Supercross 2025 - Arlington: l'analisi di Stefano Dami

Passando alla 250, il ritorno della costa West è coinciso con il ritorno alla vittoria di un Deegan davvero dominante ad Arlington. È stato il più veloce in pista in tutte e tre le finali, e nonostante delle partenze sicuramente migliorabili, è andato a vincere in rimonta le prime due gare accontentandosi poi del secondo posto nell’ultima finale con l’assoluta ormai tranquillamente nelle sue mani. Con lui dietro non si può stare tranquilli, nemmeno se sei un suo compagno di squadra. Ne sa qualcosa Mosiman, che ha subito più volte il sorpasso da parte di dangerboy, a volte anche al limite del contatto. Ma lui è così, è il suo modo di correre, di interpretare il “racing”. E quando corre come ha fatto stasera, sinceramente non ha avversari.

Sembrava essere molto veloce Jordon Smith, che con la sua Triumph stava guidando la prima finale ma una caduta sulle whoops cruenta lo ha estromesso dal proseguo della serata, con le costole fratturate e un polmone collassato. Non lo vedremo per un po’. Mentre era in giornata decisamente no l’ex leader di campionato Beaumer, non troppo a suo agio con il tracciato e che ha perso punti importanti ed anche la tabella rossa ora nelle mani del pilota Yamaha.

Non è detta chiaramente l’ultima parola, ma come abbiamo visto in passato Deegan ci mette sempre un po’ ad inizio anno a trovare la giusta concentrazione, ma quando poi questa arriva unita alla sua tremenda velocità ed aggressività, per gli avversari cominciano i problemi. Staremo a vedere!

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