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Ti spiezzo in due
Ecco a voi il Nazioni dei boscaioli, dove bisogna saper unire tecnica, forza ed esperienza per completare nel minor tempo possibile una serie di fatiche degne di un Ercole dei tempi moderni
C’è un’altra Husqvarna, nata da una costola di quella che fa le moto. Si occupa di prodotti da silvicoltura e giardinaggio, e i suoi acerrimi rivali non sono Kawasaki e Honda, bensì Stihl e John Deere. Proprio uno di questi, Stihl, è il title sponsor del Timbersports Champions Trophy, il più importante campionato dedicato ai boscaioli.
Un tipo di competizione nata in Nordamerica e che tutti abbiamo visto qualche volta in TV, sempre popolare nei paesi con tradizione boschiva, fondamentalmente come alternativa meno cruenta al wrestling. Il fisico degli atleti di timbersports, infatti, è forgiato dalla frequentazione non proprio amichevole dei tronchi e dei ceppi. Solo i più forti figli della montagna riescono a maneggiare con nonchalance asce degne di Thor e motosegne degne di Iron Man.
Le prove da affrontare le vedete, e il fatto che la gara duri nel complesso un po’ più di un’ora dà anche idea delle richieste in termini di resistenza fisica, oltre che di forza bruta. L'edizione 2020 è stata annullata per il covid-19, ma nel 2019 a Praga ha vinto l'australiano Brayden Mayer mentre nel 2018, a Marsiglia, si era imposto il canadese Stirgling Hart.
E alla fine sarà un caso, ma le nazioni che brillano nei timbersports sono anche quelle che brillano nell’off-road: americani, canadesi, francesi, austriaci, svedesi, inglesi, francesi, polacchi, italiani. Oddio, a dire il vero qui gli europei soffrono di più, e anche i pur volenterosi italiani sono rimasti lontani dal podio. Serve una mano per ben figurare, e dopotutto gli appassionati di off-road sono pratici di boschi: volete procurarvi una Husqvarna senza ruote e cimentarvi anche voi?
Photo: stihl-timbersports.com
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